Green Days per l’ambiente Una vittoria dei lettori

Via alla prima fase sperimentale di chiusura sui passi durante l’estate del 2017 Alta la partecipazione ai sondaggi: tante le proposte emerse dal dibattito



BOLZANO. Dieci giorni di chiusura per avviare una prima sperimentazione delle tante soluzioni proposte durante tutta l’estate.

I Green Days a passo Sella diventeranno realtà già a partire dal prossimo anno. Si tratterà di un primo passo concreto, dopo molti anni di discussioni incentrate sui possibili interventi da mettere in pratica lungo le strade dei passi dolomitici. Un risultat che arriva grazie, soprattutto, alla grande partecipazione dei lettori di Trentino e Alto Adige che hanno aderito alle iniziative portate avanti dai due quotidiani per chiedere una regolamentazione del traffico sulle Dolomiti. Sono stati centinaia, infatti, i tagliandi spediti alle redazioni di Trento e Bolzano, mentre il sondaggio online sui due siti internet ha visto la partecipazione di oltre milleseicento persone. Una partecipazione, questa, che non poteva certo passare inosservata e che ha portato moltissimi esponenti della politica locale e nazionale, ma anche a spingere affinché venisse trovata una soluzione al traffico, al rumore e all’inquinamento che, durante la bella stagione, sono causa di disagio sulle strade dei passi. Ma la discussione, sulle pagine dei giornali, ha coinvolto un po’ tutti: dagli albergatori agli alpinisti, da chi percorre quelle curve in moto a chi, invece, preferisce affrontarle in bicicletta. La sperimentazione, che partirà durante l’estate del 2017, prevede che a transitare sulle del passo Sella saranno solamente mezzi elettrici come auto e moto, ma anche pullman, bici tradizionali o a pedalata assistita e pedoni che potranno sfruttare il trasporto pubblico per salire in quota.

Insomma, saranno dieci giorni all’insegna dell’ambiente per capire se questo tipo di soluzione possa essere efficace per salvare i passi e, allo stesso tempo, garantire i guadagni portati dal turismo. Così come chiesto dall’Unesco che spinge per riqualificare i passi dolomitici come vie di entrata al patrimonio naturale promuovendo un accesso sostenibile ai fruitori del territorio.

La stessa sperimentazione ha alimentato, nel corso della presentazione del progetto tenutasi sabato a passo Sella, un nuovo dibattito su quelle che devono essere le iniziative da attuare al fianco della chiusura come la creazione di rotonde per far tornare indietro, comodamente, chi si trova davanti alla strada chiusa.

Ma sono diverse le proposte messe in evidenza all’incontro: «Uno dei grandi problemi del traffico sui passi è la situazione parcheggi - ha spiegato Roland Demetz, sindaco di Selva Gardena - difatti il gran numero di autoveicoli, che nei giorni di punta non trovano un posteggio autorizzato, parcheggiano lungo la strada provinciale, in mezzo ai prati o comunque dove trovano una piccola area libera. Ma anche in giornate normali il visitatore ha la tendenza a parcheggiare fuori dalle aree previste, in modo da evitare di pagare per la sosta». Per risolvere questo problema, il primo cittadino di Selva, ha deciso di realizzare dei posti chiaramente delimitati e di impedire il parcheggio selvaggio: «Importante, in questo contesto, il controllo e soprattutto l’informazione istantanea a valle, tramite pannelli informativi dello stato di occupazione dei parcheggi».

Oltre alle proposte del sindaco Demetz sono arrivate anche quelle del primo cittadino di Canazei, Silvano Parmesani, che si è concentrato sul tema della sicurezza e di Günther Pitscheider di Val Gardena Marketing che propone di migliorare quanto già fatto per incentivare il trasporto pubblico con i biglietti cumulativi che permettano ai turisti di muoversi liberamente con autobus e impianti di risalita.

Insomma, è chiaro come le iniziative che verranno messe in pratica a partire dal prossimo anno costituiranno un ottimo banco di prova per capire come salvare i passi dolomitici da traffico, rumore e inquinamento.(fs)

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