Gries in piazza contro il traffico

Il comitato: «Auto in via Vittorio Veneto solo col bollino giallo». Ieri la protesta manda il traffico in tilt


di Alan Conti


BOLZANO. Via Vittorio Veneto inaccessibile ai non bolzanini.

La protesta dei residenti contro il traffico di Gries ha coinvolto ieri una quarantina di persone che hanno letteralmente fatto “muro” bloccando tutte le automobili che arrivavano dalla zona del San Maurizio alla rotonda davanti alla chiesa.

Una presa di posizione piuttosto incisiva e forse più ampia per chi prevedeva una piccola manifestazione di un nucleo ristretto di Svp della zona ( tra parentesi in molti si chiedono perchè protesti l’Svp che da sempre ha in mano l’assessorato al traffico da Atz alla Bauer Polo, da Pichler Rolle a Ladinser alla Kofler Peintner).

Gli abitanti sono stanchi e la scomparsa nella protesta del discusso ticket di passaggio ha probabilmente aiutato a rendere l’iniziativa più “digeribile”. Nell’ora di punta di ieri mattina tra le 7.30 e le 8, dunque, piazza Gries si è ritrovata bloccata, con tanto di accese proteste degli automobilisti diretti al lavoro. Diversi, per la verità, anche i passanti che si sono informati dei motivi della manifestazione.

Se si voleva creare disagio e farsi notare, in ogni caso, l’obiettivo è stato centrato. «Non possiamo più tollerare una situazione simile – le parole del promotore della protesta Heinrich Corradini – perché sono troppi ormai i non residenti che utilizzano questa strada come bretella principale per raggiungere il Centro. Chiaramente mi riferisco ai pendolari che magari escono a Terlano dalla Mebo e puntano dritti per via Vittorio Veneto.

E’ arrivato il momento di chiudere la circolazione a chi è sprovvisto di bollino giallo in entrata da Ovest». Già, ma questa misura non farà sparire nel nulla le automobili e si registrerebbe un dirottamente automatico sull’asse viale Druso già abbastanza provato dal pendolarismo dell’Oltradige. «La pianificazione della viabilità parla in modo chiaro: viale Druso è considerata una grande arteria di passaggio, via Vittorio Veneto è una semplice stradina residenziale. Dobbiamo attenerci a questa visione» taglia corto Corradini.

Rudi Benedikter, consigliere comunale dei Verdi-Projekt Bozen, partecipa alla manifestazione ma ammorbidisce le proposte. «Personalmente cercherei una soluzione come quella adottata a Oltrisarco con un divieto di accesso indirizzato solo ai non bolzanini. Il grosso del problema, infatti, è il pendolarismo su un’infrastruttura che non è strutturata per reggere un simile impatto di traffico».

Ci sarebbe, poi, l’aspetto degli esercizi commerciali che dal blocco di via Claudia Augusta ne sono usciti con le ossa rotte. In via Vittorio Veneto il numero di attività commerciali e negozi in generale è minore, ma comunque consistente.

«Non importa – chiude risoluto il residente Paul Kapfenberg – perché siamo ormai al limite. Io abito praticamente all’incrocio tra la piazza e via Vittorio Veneto e alla mattina mi capita di aspettare mezz’ora prima che qualcuno faccia la gentilezza di farmi entrare nel traffico. La conformazione molto stretta di queste vie, inoltre, non permette una simile concentrazione di passaggi». La palla adesso passa all’amministrazione che dovrà decidere con un’ombra piuttosto netta all’orizzonte: l’effetto catena.













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