Grieserhof, 200 domande ma i posti sono solo 100

La nuova casa di riposo sarà finita per dicembre. Costi lievitati a 22 milioni di euro Ospiterà pure un asilo nido Montessori per 20 bimbi e un ambulatorio per il rione


di Davide Pasquali


BOLZANO. La capienza sarà di cento ospiti. Aprirà i battenti a inizio 2018, ma già ora le prenotazioni hanno raggiunto quota duecento... È il nuovo Grieserhof, ora in fase di ristrutturazione: 22 milioni di euro di lavori, per il 60% finanziati da mano pubblica. La commissione attività sociali del Comune ne ha visitato il cantiere.

Come relaziona il consigliere comunale Claudio Della Ratta, «la struttura, di proprietà delle suore terziarie di San Francesco di Bressanone, sarà gestita dalla Fondazione Santa Elisabetta (un ente di diritto privato creato da Curia e Caritas), grazie alla concessione di un diritto di superficie della durata di 50 anni. Le suore (età media 89 anni), che da tempo lamentano uno scarso afflusso di novizie, non sono più in grado di condurre il Grieserhof e si è così deciso di affidarsi alla Fondazione, che già gestisce altre strutture (Casa del Gesù a Cornaiano, Fonte S. Martino a Merano), assicurando così la continuità di questa istituzione storica, mantenendo ideali e indirizzo della comunità».

I lavori, «che hanno avuto un lungo iter di avvio (oltre cinque anni), sono iniziati nell’agosto del 2015 e si concluderanno entro il dicembre del 2017».

Hanno impegnato quotidianamente circa cento operai.

Il costo, «a causa dei problemi strutturali al solaio dell’edificio principale, a causa del sistema antisismico e soprattutto a causa del museo imposto dalla Provincia a seguito del ritrovamento di manufatti e resti di epoca romana (1° secolo), è salito a 22 milioni, dei quali circa il 60% coperto da contributi pubblici».

Il nuovo complesso sarà destinato agli anziani: 60 posti letto in casa di riposo, 30 alloggi protetti (singoli o doppi), centro diurno e chiesa interna.

In più, aperti all’intero quartiere: un salone di parrucchiera, un ambulatorio per l’assistenza sanitaria, un asilo nido per 20 bimbi con metodo Montessori, una caffetteria aperta al pubblico, un grande parco («è aumentata la superficie verde») con passaggio pedonale protetto verso le vicine passeggiate del Guncina e la vecchia parrocchiale di Gries, «in un’area completamente priva di auto». Saranno ospitate in totale 100 persone, «già 200 le domande finora pervenute».

Della Ratta illustra ancora in dettaglio: «Al rinnovato corpo A (con terrazza all’entrata che si affaccia sul parco interno), che ospiterà 30 posti letto e 4 appartamenti, oltre ad un appartamento nel sottotetto che in futuro ospiterà 5 suore, si affiancheranno il corpo B, che avrà a disposizione altri 30 posti letto nei due piani previsti, oltre al piano terra destinato all’amministrazione della Fondazione, e il corpo C, che ospiterà 26 alloggi protetti». Uno di questi sarà assegnato all’incaricato che seguirà gli anziani ospiti degli appartamentini. Prevista a parte anche un’abitazione per il custode della struttura.

In base alla convenzione stipulata tra Fondazione e Azienda servizi sociali del Comune, 45 dei 60 posti letto e 15 dei 30 alloggi protetti verranno concessi ai richiedenti in base alla graduatorie comunali della Assb. Solo la parte rimanente, costruita senza fondi pubblici, sarà gestita privatamente.

Inusuale l’organizzazione dei posti letto «in 4 nuclei autonomi (due nel corpo A e due nel corpo B), ognuno di 15 stanze (di cui una doppia) con sala di comunità in ogni nucleo e servizi separati (4 cucine, 4 team di cuochi, 4 lavanderie, 4 strutture infermieristiche) per ricreare per quanto possibile un ambiente comune ma intimo e familiare».

Di pregio e qualità, «e con tutti gli accorgimenti utili possibili, le stanze e gli alloggi protetti, anche in termini di sicurezza, con punti di allarme e sensori». Uno degli alloggi «sarà dotato di mobili con gli ultimi accorgimenti in termini di domotica per favorire l’autonomia personale, e sarà oggetto di studio, anche dall’estero, per verificare la possibilità di eventuali sviluppi».

Si creeranno 70 nuovi posti di lavoro, «soprattutto per Osa/Oss e infermieri, oltre ad amministrativi, custode, eccetera».

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