Grieserhof, convenzione firmata

Accordo tra Fondazione S.Elisabetta e Assb. Al Comune 45 posti in casa di riposo e 15 alloggi protetti


di Davide Pasquali


BOLZANO. È stata firmata la convenzione tra Azienda servizi sociali di Bolzano e Fondazione Santa Elisabetta della Caritas riguardo al futuro Grieserhof: 45 dei 60 posti che verranno ricavati nella nuova casa di riposo andranno al Comune di Bolzano, come pure 15 dei 30 alloggi protetti per anziani che si realizzeranno demo-ricostruendo lo storico edificio di Gries. Un’opera da 18 milioni di euro, cui il Comune di Bolzano contribuirà con 2,5 milioni grazie al fondo di rotazione provinciale, mentre altri 6,5 arriveranno invece dalla Provincia. Non però come d’uso in un’unica tranche subito, perché d’ora in poi l’amministrazione provinciale finanzierà tali opere a quote annuali, che si protrarranno per l’intera durata del cantiere: nel tale anno si finanzierà esclusivamente il lavoro effettivamente portato avanti in quei dodici mesi. Il resto negli anni seguenti.

Notevole soddisfazione per la firma della convenzione viene espressa dall’assessore comunale alle politiche sociali Mauro Randi: «La nostra città sta rapidamente invecchiando e nei prossimi vent’anni dovremo essere pronti, attrezzati ad accogliere sempre più persone in strutture d’avanguardia». Nonostante l’introduzione dell’assegno di cura abbia contribuito a far diminuire le richieste, «attualmente in città sono cinquanta le domande di ammissione inevase». Cinquanta famiglie che non hanno possibilità di sistemare dignitosamente un loro caro in una casa di riposo in città.

Nella nuova struttura, i cui lavori dovrebbero iniziare la prossima primavera per essere conclusi nel giro di due anni, troveranno posto 60 anziani. Quindici posti saranno privati, assegnati ad personam dalla fondazione Santa Elisabetta, una emanazione della curia e della Caritas, nata per valorizzare economicamente e socialmente le strutture religiose in via di esaurimento a causa del calo di vocazioni. Gli altri 45 posti verranno invece assegnati in base alle graduatorie comunali dell’Assb. «Non sarà una casa di riposo per i benestanti di Gries», chiosa l’assessore Randi. Oltre ai posti in casa di riposo, la struttura offrirà anche una innovazione: trenta alloggi protetti per anziani autosufficienti o semi-autosufficienti. Anche in questo caso, quindici verranno assegnati in base alle graduatorie Assb. La struttura ospiterà anche un ambulatorio per quattro medici di base, l’unico in tutta la zona. Verrà realizzato anche un asilo nido, ci sarà un bar aperto al pubblico e attraverso il parco, che verrà completamente ridisegnato, si potrà accedere direttamente alle passeggiate del Guncina senza percorrere il primo lungo tratto, parzialmente in forte salita, di via Cologna. Dello storico edificio verrà mantenuta la parte centrale del corpo storico, quella con il timpano sul colmo del tetto, in corrispondenza dell’entrata. Verrà mantenuto anche quello che è un vero e proprio simbolo di gries, il vialetto d’entrata alberato. Il resto dell’esistente verrà abbattuto, specie sul fronte di vicolo Bersaglio, e si realizzeranno due nuovi edifici, a lato di quello storico, che verrà ampliato.

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