Guerini elogia gli alpini: custodi della montagna 

Forze Armate. Il ministro della Difesa a Corvara per la Vallon 2020 «Sulle Dolomiti avete scritto pagine epiche di storia, oggi siete garanti della pace e della sicurezza». Consegnate le croci al merito a due penne nere. Esercitazione interforze in parete. «Cardine della Protezione civile»



Corvara in badia Si è conclusa ieri alla presenza del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini e del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale di Corpo D'Armata Salvatore Farina, la «Vallon 2020» l’esercitazione condotta dalle Truppe Alpine dell’Esercito sulle Dolomiti, per verificare il livello di tecnico alpinistico raggiunto dalle penne nere nella capacità di operare in ambiente montano estivo.

L’esercitazione è il coronamento dei corsi di addestramento alpinistico, dei corsi avanzati, dei corsi formativi delle squadre soccorso e del corso qualificativo alpinistico, che hanno visto impegnati più di 200 allievi provenienti dalle varie regioni d’Italia ed appartenenti: al Centro Addestramento Alpino, alle Brigate Alpine Julia e Taurinense ed al Reparto Comando e Supporti Tattici “Tridentina”.

La preparazione e lo svolgimento dell’esercitazione hanno consentito agli istruttori delle Truppe Alpine di verificare il livello di preparazione raggiunto dagli allievi dei corsi, di confrontare le diverse esperienze e di sperimentare tecniche ed equipaggiamenti in continua evoluzione. «Su queste cime delle Dolomiti, palcoscenico di aspri combattimenti durante la “Grande Guerra”, giovani soldati d’allora sono stati protagonisti di pagine epiche di storia militare donando la loro vita per la difesa della Patria. Se un tempo queste montagne erano solo dei confini e motivo di divisione, oggi rappresentano invece il simbolo dell’integrazione europea, il sogno dei nostri padri all’indomani del tragico conflitto della Seconda Guerra Mondiale», ha affermato il Ministro Guerini che presso il “Villaggio alpino Tempesti”, ha consegnato la Croce d’Argento al merito dell’Esercito al Generale di Brigata Matteo Giacomo Spreafico per la sua azione di comando nella Missione di addestramento dell’Unione Europea in Somalia, e la Croce di Bronzo al merito al Caporal Maggiore Scelto Matteo Toia per essere riuscito, sebbene ferito al collo, a contribuire all’arresto dell’aggressore durante l’operazione “Strade Sicure” a Milano. Il Generale Farina ribadendo quanto le Truppe Alpine siano ideali per rispondere alle sfide che il contesto internazionale di oggi richiede, ha avuto parole di orgoglio per la professionalità vista durante l'esercitazione condividendo con le autorità presenti alcune considerazioni sull'importanza di avere sempre unità efficienti, addestrate, flessibili specializzate e pronte. «Entusiasmo, coesione e continuità sono elementi cardini delle Truppe Alpine e di tutta la Forza Armata - ha detto -. L’Esercito, sempre di più e insieme alle altre Forze Armate e ai Corpi dello Stato opera per la difesa e la sicurezza del Paese». Infatti nel solco di una consolidata collaborazione in campo alpinistico, all’esercitazione hanno preso parte cordate di altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato che possiedono elevate professionalità in questo ambito. In particolare quest’anno hanno partecipato l’Aeronautica Militare, l’Arma dei Carabinieri con quattro cordate, la Guardia di Finanza con tre cordate e la Polizia di Stato con una cordata del Centro Addestramento Alpino di Moena a cui si è aggiunta anche una squadra del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Alta Badia. A latere dell’attività alpinistica, il Comandante delle Truppe alpine, Generale di Corpo D'Armata Claudio Berto, ha presentato al Ministro le difficoltà tecniche dell’esercitazione ed ha ricordato le tradizioni alpine dell’Esercito. «Se è vero che quei “ragazzi” 148 anni fa erano figli della montagna perché reale espressione di quelle comunità, oggi gli alpini “appartengono alla montagna” e ad essa si rivolgono anche nella dimensione internazionale confermandosi esempio di dedizione ed affidabilità a disposizione del Paese …. perché per gli alpini non esiste l’impossibile».

Il movimento verticale - “la verticalità” - è la base costitutiva delle Truppe Alpine che da sempre operano in montagna, non solo sul territorio nazionale. La frequentazione di un ambiente severo come quello degli scenari dolomitici dell’Alta Badia dove la “Vallon” ha avuto luogo, consente di perfezionare la preparazione tecnica, fisica e morale dei professionisti che giornalmente sono chiamati ad operare all’estero, nei vari teatri operativi, inoltre l’esercitazione ha dato dimostrazione delle capacità di sviluppare in modo efficace ed al passo con i tempi quanto già posto in essere più di 148 anni fa da uomini di montagna chiamati a difendere le loro valli e che ora fa degli alpini i difensori del Paese nei luoghi dove più conta il cuore, la volontà e la fermezza nel vivere immersi nelle avversità naturali. L’impiego in quota pone “gli Alpini” come parte integrante del sistema sicurezza in montagna che ha nel servizio meteomont, nel soccorso piste e soprattutto nelle Squadre Soccorso Alpino Militare (SSAM) un valido elemento di riferimento per il sistema protezione civile .















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