Guerra delle coop, “multa” da 2 mila euro al giorno

Confcoop pagherà una penale a Roma se non cambierà denominazione Avolio: «Assemblea straordinaria il 6 novembre per decidere cosa fare»



BOLZANO. Nella guerra tra le cooperative arrivano le penali da pagare. E per fermare la escalation i duellanti hanno deciso di arrivare a una prima conciliazione. I protagonisti sono sempre Confcooperative nazionale e Confcooperative Bolzano, presieduta da Giuseppe Avolio, cui Roma in luglio ha revocato la rappresentanza. Ne è nata una causa davanti al Tribunale civile di Bolzano. Giovedì le due parti si sono incontrate nuovamente. Ferma restando la causa che vedrà una nuova udienza il 7 novembre, le coop di Bolzano e Roma hanno firmato intanto un verbale di conciliazione che fissa alcuni paletti.

L’11 settembre il giudice Werner Mussner aveva «inibito» Confcooperative di Bolzano dall’ «utilizzare il termine "Confcooperative" con conseguente obbligo di modifica della ragione sociale».

Per attuare questa decisione, Confcooperative Bolzano si è impegnata a convocare per il 6 novembre una assemblea straordinaria per la modifica dello statuto nella parte della denominazione sociale. Il verbale di conciliazione, firmato giovedì davanti al giudice Silvia Rosà dagli avvocati Paolo Baldessari per Confcoop nazionale e Paola Lapira per Confcoop Bolzano, prevede che le cooperative di Bolzano paghino 1000 euro di penale al giorno, se la denominazione non verrà cambiata entro un mese dalla assemblea che ne stabilisce la modifica.

Se invece non verrà votata la modifica, allora scatterà una penale di 2000 euro al giorno a partire dal 6 novembre. Tutto questo riguarda il procedimento cautelare. Se nella causa Bolzano avrà invece la meglio su Roma, si vedrà restituire gli importi eventualmente versati. La sede nazionale ostenta tranquillità: «Il tribunale di Bolzano intima un nuovo stop a Confcooperative Bolzano guidata da Avolio sull’uso della denominazione “Confcooperative". Il prossimo appuntamento è fissato per il 7 novembre, quando il Collegio del Tribunale di Bolzano sarà chiamato a esprimersi sull’ordinanza già emessa dal Giudice monocratico e dal Collegio dei Probiviri di Confcooperative nazionale sulla revoca della rappresentanza». Per Roma è pacifico che il 6 novembre Confcoop di Bolzano dovrà cambiare interamente la denominazione, dalla Camera di Commercio all’insegna sul palazzo di via Galilei. La proposta di nuova denominazione è già pronta negli uffici bolzanini, ma Avolio fornisce una versione «ristretta» delle mosse bolzanine. «Cambieremo la denominazione sociale registrata alla Camera di Commercio, ma non il marchio che utilizziamo, dall’insegna, alla carta intestata al sito web». In realtà negli ambienti delle coop si dice che il logo verrà cambiato ed esiste già un bozzetto che verrà presentato nella assemblea. Altro tema tocca la presidenza di Confcoop Bolzano. Aviolio è appena stato rinviato a giudizio dal giudice Andrea Pappalardo per concorso in «bancarotta fraudolenta per distrazione» nell'ambito del processo per il fallimento dell'impresa bolzanina «Agrimport spa». Si ipotizzano le sue dimissioni per motivi di opportunità. Avolio smentisce: «Non ne vedo il motivo. Non sono stato condannato». (fr.g.)

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