Hager: il referendum su Benko non ci spaventa

Il commissario Penta: «Un mese di informazione capillare sul progetto» Il fiduciario del tycoon: «La consultazione è inutile, la città è con noi»



BOLZANO. Un mese di informazione ai bolzanini sul progetto Benko e poi la decisione sulla firma e l’eventuale consultazione popolare: è questo l’impegno del commissario straordinario Michele Penta. Penta non conferma di avere già deciso di indire la consultazione pubblica sul Pru di via Alto Adige: «È una delle ipotesi». Ma è l’ipotesi più probabile, perché il presidente provinciale Arno Kompatscher vi avrebbe posto una sorta di vincolo: non intende firmare un Pru validato solo da un organo monocratico come il Comune commissariato.

La linea di Benko. Non essendoci ancora una decisione, è cauta la presa di posizione ufficiale di Heinz Peter Hager, legale rappresentante della Khb, la società firmataria dell’accordo di programma con Comune e provincia sul Pru di via Alto Adige, il piano di riqualificazione urbanistica. «Guardiamo a cosa accade. Da mesi ormai la nostra strategia è l’attesa», commenta Hager, il rappresentante di René Benko a Bolzano, «Rispetteremo le scelte che verranno adottate dal commissario Penta». Partiranno diffide verso il Comune? «No», risponde Hager. E come valuta l’eventuale referendum? «Sarebbe un passaggio inutile, che però non ci spaventa. Lo accoglieremmo con la massima serenità, perché abbiamo la percezione che i bolzanini vogliano il progetto e soprattutto la riqualificazione del quadrilatero di via Alto Adige». C’è solo la percezione o dati precisi? Il sondaggio telefonico con domande anche sul megastore è stato commissionato dai finanziatori del progetto? «No. Non mi risulta», risponde Hager.

Il calendario di Penta. Il commissario Penta illustra i passi delle prossime settimane: «Il 23 dicembre abbiamo protocollato la nuova versione dell’accordo di programma rimodulato dalla conferenza dei servizi. Contiene 36 allegati, che non ho ancora letto. Va ora completata la procedura prevista dall’articolo 55 quinquies della legge urbanistica provinciale. Il primo impegno sarà rispettare i doveri di informazione ai cittadini». Penta annuncia di avere intenzione di garantire una informazione capillare: «Per un mese la documentazione sarà consultabile dai cittadini, sia on-line che in Comune e, spero, anche nelle cinque circoscrizioni. Verrà poi organizzata almeno una assemblea pubblica. Se sarà possibile, vorrei fare qualcosa in più. L’ideale sarebbe organizzare una assemblea per ogni circoscrizione. Questo lo deciderò nei prossimi giorni. La fase di informazione dovrebbe partire a metà gennaio e terminare un mese dopo. Nel frattempo avrò terminato lo studio delle carte e per metà febbraio sarò pronto per decidere se firmare il Pru, non firmare o se mi inventerò qualcocosa...». Qualcosa come un referendum? «Non è deciso, è una delle possibilità. Come detto, non ho terminato di studiare. Tecnicamente, non sarebbe un referendum, ma una consultazione popolare. Il regolamento ne dà una indicazione di massima e andrebbe strutturato», risponde Penta. Dopo l’eventuale firma come sindaco, Penta potrebbe decidere di rinviare al prossimo consiglio comunale la votazione definitiva? «Mancano almeno sei mesi. C’è una questione di tempi, perché l’inerzia potrebbe essere vista come omissione». (fr.g.)

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