«Hallo», «Come stai?»: debutta la giunta 

Ieri prima seduta del nuovo esecutivo, tra assessori debuttanti e confermati. Presto una clausura



BOLZANO. Ieri la prima seduta per la nuova giunta provinciale. Giro di riscaldamento. Trentotto delibere, presentate in larga misura dal presidente Arno Kompatscher. «La giunta è stata eletta venerdì scorso. L’ordine del giorno di questa prima seduta è stato preparato con i provvedimenti definiti da tempo», così Kompatscher, che alle 12.30 ha ripreso la tradizione della conferenza stampa del martedì. Appuntamento alle ore 8 per il tavolo del Kompatscher2. Ci scherza sopra la stessa giunta. «Primo giorno di scuola», è l’autodefinizione.

La giunta è cresciuta da otto a nove e tornano due assessori italiani, dopo il Tommasini solitario del 2013-2018. Via il Pd, al tavolo di giunta siede la Lega, con il vicepresidente Giuliano Vettorato e l’assessore Massimo Bessone, arrivato in ritardo («viaggio in treno, non con l’auto blu»). A capo tavola c’è il segretario generale Eros Magnago. La seduta si svolge secondo la regola rodata: «Ognuno parla nella propria lingua». Kompatscher aggiunge: «E noi sudtirolesi parliamo in Hochdeutsch». Memorabili certe discussione del passato in pusterese stretto, quando si voleva ridurre il tasso di comprensione degli assessori italiani. Bessone e Kompatscher sono passati al «tu» durante le trattative. Vettorato è ancora sul «lei» con il presidente. Rapporti da sciogliere dopo il valzer tra Bolzano e Milano sulla vice presidenza italiana. «Sono emozionato, ma con i piedi per terra. Il clima è buono, Mi sono sentito a casa», dice Vettorato a fine seduta. Debutto di giunta anche per l’ex deputato Daniel Alfreider, abituato ai velluti rossi della Camera. È il primo vice presidente ladino che siede a Palazzo Widmann, grazie all’elezione di un secondo ladino (Manfred Vallazza). «È un debutto che vivo con emozione e rispetto», così Alfreider. Prima esperienza di giunta anche per Maria Hochgruber Kuenzer, che potrebbe essere una delle sorprese della legislatura: sotto i riflettori come assessora all’urbanistica ed espressione del mondo contadino, si muove con disinvoltura. «Lo so che devo dimostrare di lavorare per tutti», assicura. Thomas Widmann torna in giunta dopo cinque anni alla presidenza del consiglio provinciale. È un politico consumato, altro che primo giorno di scuola: c’è la sanità da organizzare. Qualcuno degli assessori ha scelto la cravatta, altri solo giacca e camicia. Maria Hochgruber Kuenzer e Waltraud Deeg hanno scelto entrambe il rosso. La seconda torna in giunta come super assessora: oltre alla famiglia gestirà il sociale e l’Ipes, che dopo oltre vent’anni è stato tolto agli assessori italiani. Schuler è al secondo giro di giunta, ma debutta come vice presidente vicario. Super assessorato anche per Philipp Achammer, vice presidente mancato e probabile candidato per il 2023. Perché ieri è partito il Kompatscher2, ma già si pensa al 2023 e alla possibilità che Kompatscher ci ripensi e si ricandidi. Nelle prossime settimane si terrà una clausura per fissare i programmi dell’anno e a lungo termine. C’è poi da preparare la variazione al bilancio «tecnico» per il 2019 e farlo diventare il bilancio «vero» da portare in aula in aprile. (fr.g.)













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