Heimat Brixen «smonta» il progetto della funivia della Plose

L’associazione invita il Comune a riflettere, frenare e respingere diktat economici «Diteci: la Plose ha un valido potenziale? Il turismo cerca questo? E la crisi?»


di Alessio Pompanin


BRESSANONE. Che il progetto di funivia fra Bressanone e la Plose sia il “tema dell’anno” è fuori dubbio. E dubbi non ce ne sono anche su diverse questioni legate a tale progetto. Non c’è dubbio che il Comune, con il (fondamentale) supporto della Provincia, la funivia la vuole eccome e la vuol far partire dalla stazione. Non c’è dubbio che gli imprenditori di zona la vogliono e fanno pressione per accelerare i tempi. Non c’è dubbio che ci sono associazioni o comitati, in città, scettici sul farla partire dalla stazione o che proprio non vogliono farla partire. É il caso, quest’ultimo, dell’associazione Heimat Brixen Bressanone Persenon (Hbbp), sodalizio impegnato per il “buon vivere culturale” locale. Tramite il suo presidente Klaus Vontavon, il sodalizio prende posizione invitando il sindaco a ripensare tutto e soprattutto bacchettando gli imprenditori che, in una recente assemblea del Wirtschaftsring dedicata al progetto, hanno invitato Comune e Provincia a premere sull’acceleratore per realizzare la funivia.

«Premere sull’acceleratore? Meglio riflettere, prima - dice Vontavon - e noi protestiamo per le modalità con cui il Comune prende decisioni riguardo la costruzione della nuova funivia. Intanto partiamo da un dato di fatto: il tentativo di rilanciare il turismo e gli impianti sciistici sulla Plose tramite la costruzione di nuovi hotel per il momento è fallito, e allora si tenta il percorso contrario: prima costruiamo una funivia attraente e più spettacolare possibile, poi si troveranno sicuramente imprenditori e investitori disposti a costruire sulla montagna».

E l’associazione stigmatizza il fatto che il Comune di Bressanone in un certo senso ripete lo scenario visto per la realizzazione dell'hotel sui prati Koja, già nel mirino di Hbbp. Allora, sottolinea Vontavon, «questa volta l’assessore provinciale Thomas Widmann assieme alla ditta Leitner presenta, in uno show serale mediatico assai efficace per attrarre la cittadinanza, un nuovo progetto di funivia. Comprensibile anche il massiccio sostegno da parte di determinati operatori economici e quindi il sindaco viene sottoposto a una massiccia pressione esterna: “O costruite la funivia in stazione o noi investiamo altrove!”».

A non andar giù ad Heimat Brixen Bressanone Persenon sono soprattutto questioni che, nel progetto presentato, non sono state chiarite o nemmeno affrontate.

«Il discorso - spiega Vontavon - è legato a diversi quesiti. Questa megasoluzione è adatta a una cittadina come Bressanone? La Plose ha davvero un potenziale in grado di giustificare questo progetto? L'impianto avrebbe un funzionamento virtuoso anche per la popolazione, i pendolari? Una funivia che attraversa la città da ovest a est, sopra le case, è esteticamente e urbanisticamente accettabile? Esistono alternative? I costi per la funivia sono ragionevoli in tempi di crisi per il cittadino contribuente? Il turismo oggi è ancora attratto da simili investimenti e azioni? E lo è, a Bressanone? Ma soprattutto, le decisioni importanti continueranno a essere prese sopra le teste dei cittadini?».

Così Hbbp invita l'amministrazione comunale «a prendere le distanze da decisioni affrettate circa la funivia e a liberarsi da pressioni e diktat. Piuttosto, dialoghi con la popolazione per trovare una soluzione “partecipata”, in cui i cittadini partecipino al processo di pianificazione della città».

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