Hells Angels: tre anni di carcere per Geppert
Era il tesoriere del sodalizio accusato di associazione per delinquere e droga La sentenza definitiva per Cassazione nell’inchiesta a carico della banda
BOLZANO. È arrivata la sentenza definitiva per l’ex tesoriere del club motociclistico al centro delle indagini dei carabinieri all’inizio degli anni duemila. Il biker è stato condannato a 3 anni e sei mesi di reclusione.
Si tratta di uno dei “punti” da mettere in fondo ad una vicenda lunga e complessa, e soprattutto violenta. Gli Hells Angels erano entrati nel mirino degli investigatori per tutta una serie di violenze, aggressioni, lesioni personali. Tra i capi d’imputazione per tutta la banda, oltre che quello dell’associazione per delinquere, c’erano anche lo spaccio di stupefacenti, il sequestro di persona e il porto illegale di armi da taglio.
Tra il 2003 e il 2008 si erano distinti per la ferocia delle loro aggressioni ai danni di chi tentava di prendere le distanze dal gruppo, tanto che ad uno dei membri che aveva espresso la volontà di abbandonare il sodalizio, era stato prelevato e portato davanti alla sede della banda, in via Volta, e poi era stato sottoposto al “trattamento”: tenuto da uno e massacrato a colpi di mazza da baseball da altri due componenti. Uno dei quali, secondo le ricostruzioni effettuate all’epoca dell’inchiesta, era proprio Daniel Geppert. Lo stesso Geppert entrato a più riprese nelle indagini anche per altri reati, e per il quale è arrivato finalmente il parere definitivo della Corte di Cassazione, che ieri lo ha condannato a tre anni e mezzo di reclusione.
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