Holzmann: «Pdl invotabile alla Camera»

Il leader di Fratelli d’Italia: «Noi non ci siamo ma non sosterremo la Biancofiore. Perderà almeno 3 mila preferenze»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «Darò indicazione agli elettori di Fratelli d'Italia di non votare Michaela Biancofiore e il Pdl alla Camera»: Giorgio Holzmann ha anticipato ieri, all'Alto Adige, ciò che dirà oggi nella conferenza stampa di presentazione dei candidati della sua lista e che potrebbe avere ripercussioni nei rapporti tra i due partiti a livello nazionale. «Non è certo colpa mia se il Pdl ha scelto di farsi male e di puntare, in regione, sulla Biancofiore». Holzmann sottolinea come questa decisione potrà far mancare al maggior partito del centrodestra almeno 3 mila voti. «Per inciso: i nostri elettori avranno libertà di coscienza ma ritengo che, visto che hanno avuto modo di conoscere il modo di fare e gestire la politica della deputata del Pdl, la considerino, come il sottoscritto, assolutamente invotabile». Le dichiarazioni di Holzmann arrivano, tra l'altro, proprio nel giorno in cui l’esponente del Pdl ha deciso di querelarlo per le presunte dichiarazioni diffamatorie rilasciate al nostro giornale dopo l'intervista della deputata all'Orf sul ruolo di Mussolini.

«È del tutto evidente che dire “grande uomo punto” è un conto, mentre dire “grande uomo della storia” è un altro»: a fare questa puntualizzazione è stata ieri la deputata del Pdl Michaela Biancofiore dopo le reazioni suscitate da una sua intervista alla televisione austriaca. «Da liberale - continua Biancofiore - non sono certo portata al culto dei dittatori, come hanno fatto altri che oggi smentiscono se stessi e che addirittura si adoperavano e finivano nelle patrie galere per essersi caratterizzati come picchiatori fascisti e che oggi usano gli stessi metodi con la lingua. Perché, come noto, il lupo perde il pelo ma non il vizio. Oggi ho dato mandato ai miei legali di querelare con contestuale azione civile per danni il signor Holzmann, per l’ennesimo volgare insulto nei miei confronti». Holzmann, non appena ha appreso la notizia, l'ha messa sul ridere: «Penso sia la quinta o la sesta volta che la collega Biancofiore minaccia di querelarmi. Peccato che nemmeno in una di queste occasione sia passata dalle parole ai fatti. Immagino, dunque, che si tratti dell'ennesimo annuncio a vuoto». Quanto all'accusa di essere un “picchiatore fascista finito nelle patrie galere” Holzmann replica così: «Sono finito in carcere negli anni Settanta a seguito di una rissa davanti a una scuola ma la collega Biancofiore dimentica che sono stato assolto».

La vendetta, dunque, si consumerà sul campo. Alle elezioni. «Al Pdl - conclude Holzmann, sempre con un sorriso - mancheranno almeno 3 mila voti. Faremo un'importante opera di drenaggio».

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