BOLZANO. Filippo Nogarin è il sindaco di Livorno. È stato eletto con il Movimento 5 Stelle e guida un monocolore «grillino», che ha rotto la tradizione delle giunte «rosse» della città toscana. Nogarin è venuto ieri a Bolzano, alla Kolpinghaus (sala piena), per raccontare come il Movimento 5 Stelle governa una città grande e complicata. «A Bolzano c’è un ottimo gruppo», racconta Nogarin, «hanno le carte in regola per una esperienza di governo». Il Movimento 5 Stelle non sigla alleanze, non tratta. Come riesce a governare? «In tutti i Comuni che governiamo lo facciamo con giunte monocolore, ma a Livorno sono il sindaco di tutti e lo sono formalmente, non solo a parole. È naturale dialogare, confrontare le idee, ma non per stingere compromessi. Ci muoviamo in base al programma. A Livorno vogliamo riqualificare la città come luogo vivibile». Insieme a Nogarin hanno parlato di «enti locali e centralismo romano» i deputati Laura Castelli e Riccardo Fraccaro, il consigliere provinciale Paul Köllensperger, i consiglieri eletti. Il 45enne sindaco-ingegnere, riferiscono gli organizzatori, sta lavorando sulla raccolta porta a porta dei rifiuti, il ridimensionamento dell’inceneritore, fermando il progetto di terza linea dell’impianto, la bonifica delle aree inquinate. Sui costi della politica Nogarin ha riferito così sul blog di Grillo: «Ho rinunciato all’utilizzo dell’auto blu, ricollocando i due autisti ad altri uffici. Ciò ha comportato un risparmio per le casse del Comune di oltre 100 mila euro. Ho anche ridotto al minimo le spese di rappresentanza: per l’anno in corso questa voce di spesa ammonta a 120 euro per un pranzo offerto ad una ambasciatrice e al suo staff. I componenti della giunta e tutti i consiglieri del M5S versano una quota dei propri emolumenti su un fondo appositamente creato, destinato a finanziare progetti con finalità sociale, ambientale e culturale».