I campioni che sommano tre secoli di età

MERANO. L’ha aspettata nel garage e quando la sua ex compagna si è avvicinata alla macchina, l’ha aggredita da dietro con un immobilizzatore elettronico, facendole perdere i sensi. Ma prima di...


di Susanna Petrone


MERANO. L’ha aspettata nel garage e quando la sua ex compagna si è avvicinata alla macchina, l’ha aggredita da dietro con un immobilizzatore elettronico, facendole perdere i sensi. Ma prima di svenire è riuscita a chiedere aiuto. Le sue grida sono state sentite: poco dopo i carabinieri, coordinati dal colonnello Giuliano Polito, hanno arrestato il suo aggressore, un 44enne. Deve rispondere di tentato sequestro di persona e stalking. Si trova agli arresti domiciliari. La vittima è la sua ex di 35 anni, che sei mesi fa aveva deciso di troncare i rapporti con lui.

Ecco come sarebbero andate le cose secondo la ricostruzione fatta dalla vittima: è sabato ed è passata da poco la mezzanotte. La 35enne, che lavora presso un albergo della val Venosta, ha finito il turno e scende nel parcheggio interrato. Non sa che ad attenderla c’è il suo ex, un altoatesino di 44 anni, che da oramai sei mesi la perseguita con messaggini, minacce, pedinamenti e lettere minatorie. Non sa che è armato di coltello e pistola elettrica. Appena arriva nel garage per recuperare la macchina e rientrare a casa, l’uomo - che ha il volto coperto da un passamontagna - le si avvicina da dietro e tenta di bloccarle le mani. La vittima è sotto choc. Inizia a urlare. È terrorizzata. Lui tira fuori dalla tasca uno storditore elettrico e lo usa contro l’ex compagna. La 35enne cerca ancora di reagire. Continua a gridare. Lui la colpisce di nuovo, due, tre, quattro volte. Le scarica elettricità nel corpo, sperando che la smetta di dimenarsi il prima possibile.

Alla fine la giovane donna non può fare nulla: perde i sensi e cade a terra, a pochi passi dalla sua auto. Nel frattempo, alcuni clienti dell’albergo hanno sentito le urla. Capiscono che c’è qualcosa che non va. Chiamano subito i carabinieri. Gli uomini dell’Arma arrivano dopo pochi minuti. Ed è un bene per la giovane donna: il suo ex, infatti, non ha neanche il tempo di allontanarsi, né di usare il coltello o a infierire ulteriormente su di lei. Non sapendo che stanno arrivando i militari, il 44enne sta ancora cercando di trascinare il corpo della donna verso la propria auto. Viene bloccato in tempo dai carabinieri. La donna viene portata in ospedale, mentre l’ex ha passa la notte in caserma in stato di fermo.

Su richiesta del sostituto procuratore Luisa Mosna il giudice per le indagini preliminari Walter Pelino gli ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari presso la sua abitazione.

Nel corso dell’interrogatorio di garanzia il 44enne ha spiegato di non ricordare il motivo dell’aggressione. Ha ribadito più volte: «Volevo solo che tornasse insieme a me». La sua ex è stata sentita e ha confermato di avere interrotto la relazione sei mesi prima. Non solo: sempre secondo le dichiarazioni della donna, il 44enne l’avrebbe perseguitata per diverse settimane. Non ha mai accettato la fine della loro storia: messaggini, minacce, pedinamenti. Non aveva mai presentato denuncia, sperando che prima o poi la lasciasse in pace. Ma non è andata così.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità