I clienti: market aperti la domenica

Defant (Unione): «Se la richiesta è forte occorre trovare una soluzione»


Alan Conti


BOLZANO. Il lungo weekend commerciale ha visto il successo pieno dei supermercati Aspiag-Despar (aperti sabato) e Poli (aperti domenica) ed una bella risposta per i sessanta negozi che hanno aperto in Centro sabato ed i dieci che l’hanno fatto domenica. Vista l’accoglienza entusiasta dei consumatori - che adesso propongono a gran voce l’apertura domenicale - è più che lecito chiedersi se non sia il caso di tenere aperto a turno - di domenica - un solo supermercato in città inventandosi una sorta di “supermercato di turno”.

Luciano Defant - fiduciario dell’Unione - spiega che il problema si pone anche se occorre fare bene attenzione perché le esigenze del consumatore sono infinite. «Al momento le regole provinciali vietano un’ipotesi del genere ma penso che possano anche essere riviste. Certo occorre tenere ben presente che si tratta sempre e comunque di concorrenza sleale verso la piccola e media distribuzione e che occorre trattare con i sindacati. Bolzano non è una metropoli, dove certi market tengono aperto 24 ore su 24, ma non nego che la situazione possa anche cambiare. Basta mettere le parti attorno ad un tavolo e discutere». Primo maggio aperto: la querelle intanto continua.

Chi ha lavorato descrive la giornata come una delle più fruttuose a livello di incasso, chi ha tenuto chiuso parla di affluenza irrilevante. Stesso discorso per i dipendenti: chi è andato al lavoro giura di averlo fatto senza pressioni, mentre chi è rimasto a casa ringrazia il principale.

Herbert De Gasperi, responsabile di “Oberrauch Zitt” fornisce un’analisi attenta. «Il primo maggio è andato discretamente bene. L’affluenza è stata buona e l’incasso apprezzabile. In generale però preferisco le aperture collettive: o tutti o nessuno. Solo in questo modo, infatti, non disorientiamo il Consumatore che comunque non ha prestato molto orecchio allo sciopero degli acquisti. I ristoratori? Ovvio che se rimangono aperti contribuiscono a perfezionare un contorno più appetibile».

Male, invece, l’apertura serale di venerdì: «Non c’è stato battage pubblicitario e l’iniziativa si è rivelata un buco nell’acqua. Funziona di più in occasione dei saldi». Haruni Fiore, commessa, conferma la disamina: «È andata meglio sabato di venerdì, soprattutto per quanto riguarda i turisti tedeschi, meravigliati e contenti dell’apertura. Siamo addirittura riusciti a vendere dei completi, mentre di solito vanno solo i capi singoli. I bolzanini, invece, hanno guardato tanto e comprato poco. Pressioni? Nessuna, i vertici ci hanno fatto scegliere in piena autonomia. L’anno scorso rifiutai e nessuno me l’ha mai rinfacciato. Quest’anno ho preferito guadagnare qualcosa in più».

Domande glissate da “Limoni”, profumeria aperta sabato, mentre da “Foot Locker”, oltre al silenzio ufficiale, ci fanno sapere che «dopo quattro anni di aperture alla festa dei lavoratori, sabato abbiamo registrato il record di presenze e incassi». Impressione confermata da Monica Cavicchioli, commessa di “Nara Camicie”: «Abbiamo lavorato molto bene perché il Centro era davvero pieno di gente. Turisti e bolzanini si sono alternati e noi abbiamo fatto di necessità virtù». Buoni affari pure da “Gostner”: «Negozio pieno e un buon numero di vendite» spiega Simona Kasmanova.













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