«I corsi universitari dovranno fare un salto di qualità»

La sezione dell’ateneo di Padova ha 60 anni e cambia guida Subentrato a Zuccalà, Gaetano Thiene traccia gli obiettivi


di Georg Von Metz Schiano


BRESSANONE. Dopo essere stato festeggiato con una serie di manifestazioni di alto livello organizzate a Bressanone dalla locale Associazione Amici dell’Università di Padova, il sessantesimo anniversario dei corsi estivi ha avuto come suggello la nomina, da parte del magnifico rettore Giuseppe Zaccaria di un nuovo delegato per le attività a Bressanone. A succedere al professor Giuseppe Zuccalà nella guida della sezione di Bressanone dell’ateneo patavino è stato chiamato il professor Gaetano Thiene, ordinario del Dipartimento di scienze cardiologiche, toraciche e vascolari. Il professor Thiene è stato tra l’altro insignito nel 2011, a San Antonio in Texas (Usa), del titolo di miglior patologo cardiovascolare al mondo, un riconoscimento considerato il Nobel della cardiologia.

Il passaggio di consegne vedrà dunque attivo in “plancia di comando” il professor Thiene, che ben conosce la situazione locale. E’ infatti da lustri protagonista dell’attività bressanonese dell’ateneo patavino e quindi la sua nomina a delegato costituisce il giusto riconoscimento e il naturale sbocco di una prestigiosa attività formativa e culturale in generale.

Il celebre docente ha fatto capire subito di avere le idee molto chiare su ciò che dovranno diventare i corsi estivi di Bressanone. In sostanza, intende trasformarli nella sede del massimo livello di formazione universitaria attualmente previsto.

Ecco, dalle sue parole, come il professor Thiene si esprime sulla svolta che intende imprimere all’attività bressanonese dell’Università di Padova: «I corsi estivi dovrebbero assumere un carattere diverso. L’offerta didattica è attualmente concepita come una serie di lezioni di recupero e come “esamificio” per studenti spesso fuori corso o “rinviati a settembre”. Ferma restando l’attenzione per la legittima aspettativa degli studenti e delle loro famiglie di sostenere e superare uno o più esami, i corsi dovrebbero assumere un carattere avanzato, di sperimentazione didattica, in cui trattare tematiche d’avanguardia, più legate alla più recente produzione di sapere dei docenti. I corsi dovrebbero cioè, secondo il mio progetto, divenire più attrattivi, anche offrendo iscrizioni e soggiorni gratuiti agli studenti migliori. Insomma, i corsi di Bressanone dovrebbero trasformarsi in ciò che potremmo definire una “Summer School” come originale occasione di apprendimento».

Un simile progetto non può non avere anche un obiettivo che potremmo definire di lungo periodo: cosa significa allora, in concreto questo rilancio e questa riqualificazione dei corsi estivi?

«L’attività di formazione di terzo livello dei Dottorati - spiega il professor Gaetano Thiene - vede in Bressanone la sede ideale per seminari, anche a carattere internazionale. Questi potrebbero essere svolti non solo d’estate, ma anche nelle altre stagioni, attraverso eventi didattici e occasioni ludiche quali lo sci sulla Plose. Bressanone dovrebbe essere riconosciuta come un polo didattico speciale per vari livelli di formazione e come una finestra-ponte verso l’Europa per i dottorati di ricerca. Per fare questo è necessaria peraltro la creazione di un’unità organizzativa tecnico-amministrativa di supporto, in grado di garantire e sostenere le attività lungo tutto l’arco dell’anno».

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