i costi della politica

BOLZANO. Sette milioni di risparmio all’anno di costi della politica nei Comuni. Tradotto in percentuale significa il 21%, quando tutte le misure saranno andate a regime. È questa la stima per il...



BOLZANO. Sette milioni di risparmio all’anno di costi della politica nei Comuni. Tradotto in percentuale significa il 21%, quando tutte le misure saranno andate a regime. È questa la stima per il Trentino Alto Adige presentata dall’assessore regionale Roberto Bizzo, che ricorda i punti più importanti della legge sui Comuni approvata in gennaio e ora entrata in vigore dopo la pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione. Le misure che entrano immediatamente in vigore riguardano anche il divieto di cumulo delle indennità di carica tra sindaco e presidente di comunità comprensoriali. Ma c’è stata la levata di scudi di numerosi amministratori della Svp, che contestavano il cambio delle regole in corso di gioco. Detto fatto, ieri durante il consiglio regionale è stato inserito un emendamento ad hoc nella legge sui confini di Varna. L’emendamento della Svp punta a cancellare il divieto di cumulo in Alto Adige fino al termine di questa legislatura. Protesta delle opposizioni. Riassume Riccardo Dello Sbarba: «Primo, il divieto di cumulo è previsto nella legge nazionale. Secondo, non si infilano gli emendamenti all’interno di leggi che riguardano tutt’altra materia». Contesta Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore): «Uno schiaffo in faccia a quanti sostengono la riduzione della spesa pubblica inutile». Elena Artioli (Lega): «Una vergogna». La seduta si è chiusa alle 18 e la legge viene rinviata alla prossima sessione.

Tornando a Bizzo, ricorda che i 7 milioni di euro all’anno di risparmio in Trentino Alto Adige deriveranno dal taglio immediato del 7% delle indennità degli amministratori, dalla riduzione del numero degli assessori e dei consigli comunali. Nei 332 comuni in regione, sottolinea Bizzo, «è prevista una riduzione complessiva dalla prossima consiliatura di 541 assessori e 564 consiglieri comunali. Grazie all’autonomia abbiamo evitato il taglio più drastico previsto nel resto d’Italia. Nei comuni sotto i 1000 abitanti le giunte comunali saranno composte al massimo da due assessori più il sindaco. Il taglio del 7% comporterà un risparmio di circa 2 milioni, mentre la riduzioni degli assessori consentirà risparmi per circa 4,5 milioni. A questo si aggiunge il dimezzamento degli emolumenti derivanti dalla partecipazione dei consiglieri comunali alle commissioni consiliari. Per quanto riguarda i consigli comunali, è prevista una riduzione dei consiglieri pari a circa il 10% in Alto Adige e al 20% in Trentino. Il Consiglio comunale di Trento passerà da 50 a 40 consiglieri quello di Bolzano da 50 a 45». Ulteriori risparmi «si avranno dalla previsione che gli assessori comunali non decadranno più dalla carica di consigliere comunale, con l’ingresso quindi di un nuovo consigliere ed il conseguente aumento dei gettoni di presenza. E’ previsto inoltre il blocco della rivalutazione delle indennità fino al 2020 e che le comunicazioni con i vari amministratori locali non avvengano più per via cartacea, attraverso i messi, ma per via telematica». Novità anche nel campo della parità di accesso fra i generi. La legge prevede che dovrà esserci una proporzione fra giunta e consiglio comunale nella rappresentanza di genere e la garanzia sulla rappresentanza anche nelle società partecipate. (fr.g.)

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