I diesel Euro 3 o inferiori in provincia sono 34 mila 

In termini percentuali rappresentano il 17,5% delle auto private delle famiglie Nonostante i divieti attuati o previsti, in regione sono ancora l’11,5% delle vetture


di Davide Pasquali


BOLZANO. Nonostante le auto diesel Euro 3 e inferiori stiano vivendo grandi e progressive limitazioni alla circolazione in diverse zone d’Italia, in Trentino Alto Adige sono 71.162 quelle ancora presenti nei registri della motorizzazione civile, corrispondenti all’11,5% delle vetture private. Il dato emerge dall’analisi realizzata dal portale web di assicurazioni Rc auto Facile.it, che ha rielaborato i dati ufficiali del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture aggiornati al mese di ottobre. Bolzano vs Trento. Guardando alla diffusione provinciale delle auto private diesel Euro 3 e inferiori destinate al trasporto persone, al primo posto c’è Trento, che conta 36.739 veicoli di questa categoria, seguita da Bolzano (34.423). In termini percentuali, invece, prima della classifica regionale è Bolzano, provincia dove le auto diesel Euro 3 o inferiori rappresentano il 17,5% di quelle potenzialmente in circolazione; segue Trento (11,3%).

L’Italia. Nonostante le auto diesel Euro 3 e inferiori stiano vivendo grandi e crescenti limitazioni alla circolazione, che sembrano convergere verso una loro progressiva messa al bando, e in molte regioni la loro facoltà di circolazione sia già fortemente limitata, sono tantissime quelle che risultano ancora iscritte nei registri della motorizzazione; quasi 5 milioni (4.911.447), equivalenti al 12,9% dell’attuale parco auto private destinate al trasporto persone presente in Italia. Il dato emerge dall’analisi realizzata da Facile.it che, rielaborando i dati ufficiali del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, è riuscito a disegnare la mappa delle automobili diesel presenti sul territorio nazionale e ha evidenziato anche come le Euro 3 o inferiori siano quasi un terzo (29,89%) delle auto private alimentate a gasolio ancora potenzialmente in circolazione. Va detto che parte di questi veicoli, anche se iscritti nei registri della motorizzazione, potrebbero non esser più in uso, ma è pressoché impossibile conoscerne il numero preciso.

I diesel Euro 3 o inferiori. Interessante notare, si legge nell’analisi pubblicata dal portale web, come il peso percentuale delle auto diesel Euro 3 o inferiori vari sensibilmente da regione a regione, con una forbice compresa fra l’8,5% e il 22%. Guardando la distribuzione territoriale emerge chiaramente come la diffusione di questo tipo di vetture sia maggiore, proporzionalmente, nelle regioni del Meridione, che occupano le prime otto posizioni della classifica nazionale. In vetta si trovano il Molise e la Basilicata, aree dove più di 1 auto privata su 5 è un diesel Euro 3 o inferiore (rispettivamente il 21,9% e il 21,7%); segue la Calabria con una percentuale pari al 19% e la Puglia, con il 18,5%. Giù dal podio, ma con valori decisamente superiori alla media nazionale, anche Sicilia (17,2%), Campania (16,7%) e Abruzzo (15,4%).

Il Nord. Osservando la graduatoria nel senso opposto, invece, è la Valle d’Aosta a risultare prima. In quella regione solo l’8,5% delle auto private appartiene alla categoria diesel Euro 3 o inferiore; a seguire si trovano Toscana (8,7%), Friuli Venezia Giulia (9,1%) e Liguria (9,4%). Al quinto posto si posiziona la Lombardia (9,5%), che precede solo di poco le altre due regioni che hanno recentemente introdotto lo stop ai diesel Euro 3: l’Emilia Romagna (9,7%) e il Piemonte (10%). Se si analizza la distribuzione delle auto private diesel Euro 3 o inferiori in termini assoluti, invece, è la Lombardia, con i suoi 587.515 veicoli, a guadagnare il primo posto. Seguono la Campania, con 577.087 auto di questa categoria e la Sicilia (564.591).

Il parco veicoli totale. Estendendo l’analisi a tutti i veicoli presenti nell’archivio nazionale della Direzione Generale per la Motorizzazione, emerge che, in totale, i mezzi diesel Euro 3 o inferiori ancora regolarmente immatricolati sono più di 8 milioni (8.268.179), pari al 15,8% del parco mezzi italiano potenzialmente circolante; se si guarda al numero totale di veicoli alimentati a diesel (includendo quindi anche Euro 4, 5, 6), i mezzi sono più di 22,3 milioni (il 42,9% del totale).













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