I dipendenti comunali di Laives protestano: «Troppi capi»

Contestata la nuova pianta organica. Il sindaco: «Cambiamenti necessari»


Bruno Canali


LAIVES. I dipendenti comunali non fanno mistero di non gradire la nuova pianta organica varata dalla giunta. Viene contestato l'incremento di posti dirigenziali, che potrebbe comportare un aumento del carico di lavoro per gli altri. Il sindaco ha fissato un incontro per il 13 ottobre. Il primo cittadino riferirà dunque a breve sulla "nuova struttura organizzativa" che riguarda sostanzialmente la pianta organica, vale a dire, 120 dipendenti comunali. Non è un mistero che però tra il personale ci sia malumore per le nuove indicazioni e lo ha ammesso anche il sindaco in consiglio comunale. «Quando abbiamo affrontato l'argomento nella commissione partitetica i sindacati non erano d'accordo - ha dichiarato Di Fede - ma mi aspettavo questa posizione. I cambiamenti generano sempre timori e cambiare è faticoso per tutti. Però oggi la pianta organica comunale appare schiacciata verso i livelli medio-bassi rispetto a quelli di programmazione, pianificazione e valutazione dei risultati raggiunti. In questa maniera rischiamo di avere una macchina "zoppa"».  «La nuova organizzazione - ribattono invece diversi impiegati comunali - porterà ad un incremento dei posti dirigenziali, con responsabili del marketing, della programmazione eccetera, a scapito di coloro che eseguono concretamente il lavoro, con il rischio che per qualcuno aumenti il carico». «Non aspettiamoci miracoli - ha dichiarato anche il consigliere del Pd, Fabrizio Oliver - perché comunque e sempre ci si confronta con persone e abitudini consolidate e ci vorrà del tempo per ingranare».  Che tra gli impiegati comunali serpeggi un certo malcontento lo si capisce anche dall'email che l'assessore Dario Volani ha spedito ad ognuno. Volani, preannunciando l'incontro di mercoledì, prende atto di questo clima poco favorevole alla nuova organizzazione, ma raccomanda la massima collaborazione tra tutti per arrivare ad una condivisione. Competente per il personale comunale è il sindaco Liliana Di Fede, che ha spiegato chiaramente dove si intende arrivare. «Nel settore degli appalti siamo carenti - ha detto - e quindi prevediamo un ottavo livello per seguire specificatamente questo delicato settore. La riorganizzazione della macchina amministrativa dovrà prendere il via dal primo febbraio prossimo: sarà una trasformazione graduale e servirà tempo, ma si tratta di una strada che deve assolutamente essere imboccata per garantire la migliore funzionalità possibile della macchina amministrativa».  La riorganizzazione prende le mosse dallo studio realizzato per il Comune di Laives dalla ditta «Sistema Susio» di Cernusco sul Naviglio (Milano), uno studio che ha preso in esame ogni parte dell'apparato burocratico-amministrativo comunale per analizzarne pregi e carenze. Quello che ne è risultato, come detto, è che oggi come oggi, appare sbilanciato verso livelli piuttosto bassi di qualificazione, con punti palesemente deboli, come sono quelli che gestiscono gare di appalto e acquisti, così come il controllo sul raggiungimento dei risultati.  Però occorre la condivisione da parte del personale ed è quanto raccomandato pure dai consiglieri di opposizione: «Fondamentale è ispirare un senso di servizio tra il personale comunale», ha auspicato Christian Bianchi, mentre il collega Marco Delli Zotti ha parlato di «fedelizzazione e dialogo, essendo i dipendenti un patrimonio». «Il personale va motivato - ha aggiunto Christof Inama (Svp) - e il processo di cambiamento sia graduale». Gli fa eco la collega Sieglinde Niederstätter Fauster: «occorre garantire anche costanti corsi di aggiornamento del personale comunale, in maniera che sia al passo con i tempi».













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