I grillini: andiamo dritti al ballottaggio

Bagno di folla all’ex dopolavoro ferroviario di via Crispi. «Speriamo che la gente si accorga che gli altri non cambiano mai»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Un senatore a un certo punto ha afferrato la chitarra e si è messo a cantare. Ci ha provato anche Rudi Rieder, il fioraio in trincea anti Benko della prima, meglio, primissima ora. Intonato? «Mah, era quasi mezzanotte. Anche se lo fossi stato nessuno se ne sarebbe accorto. Erano tutti già, come dire, allegri...». Poi lui se ne è andato («di solito vado a letto presto, ho da aprire il negozio») ma gli altri no. Hanno fatto le ore piccole. E' finita così la pizza a Cinque stelle. Margherite, napoletane, coi funghi, capricciose. Servite da parlamentari in grembiulino. Come il senatore chitarrista. E gli altri onorevoli cantori: Nicola Morra, Riccardo Fraccaro, Mattia Fantinati e altri cinque. Simbolico, il posto. Per gli stellati una pizzeria, nel luogo dove stava il vecchio dopolavoro ferroviario in via Crispi è un messaggio che più chiaro non si può: i ristoranti li lasciamo agli altri, noi ci sentiamo a casa nostra con i menu a dieci euro. Al contorno ci pensa la musica, per di più senatoriale. Caterina Pifano, cascata di capelli biondi avvitati, si sentiva più a casa degli altri. Magari perchè è romana e poi a lei piace il mare. «Sono sempre in barca», recita sul suo profilo. È la nuova candidata sindaca pentastellata. Economista, insegnante. Fa le pulci ai bilanci. Ha raccolto il testimone proprio da Rudi Rieder dopo un sondaggio (inevitabile) tra iscritti e aventi diritto. «Guardate all'invasione non richiesta di volantini, bigliettini, lucidi e libretti che vi riversano addosso gli altri partiti e gli altri candidati - dice Caterina- con noi non accadrà. Con noi dovete accontentarvi di una pizza». Spirito da cantina alla "Jona", birra e musica. E parlamentari camerieri. «Speriamo che la gente si accorga che gli altri non cambiano mai - hanno detto passandosi la parola di piatto in piatto onorevoli e senatori - che tra Lega, Pd, FI e tutte le altre liste tradizionali in questi ultimi due mesi hanno avuto più indagati come mai in passato». Rieder va giù duro, lui è sempre pane al pane: «Siamo così, lo siamo sempre stati. Non come chi ruba a man bassa oppure si prende tutti i soldi anche quelli dei vitalizi e ha ancora il coraggio di far politica». Ma per i 5Stelle non è solo questione di slogan: «Siamo felicemente anomali», hanno detto la Pifano e tutti i suoi candidati bolzanini. E i parlamentari? «Siamo qui perchè è giusto cercare di non sprecare». E certo, dice ancora Rieder: «Loro rinunciano ai rimborsi elettorali, hanno deciso di dimezzarsi lo stipendio. In sostanza ne restituiscono la metà. Niente auto blu, cortei, sicurezza. Stiamo tra amici ». Qualcuno ha poi versato qualcosa in cassa. Offerta libera. La campagna per il Comune va pur supportata in qualche modo. Poi la politica. Ma quella è fatta anche di scelte più complicate che non ordinare una pizza. Ad esempio: sul fronte anti Benko la concorrenza di chi si è installato sul fronte del no è tanta. Ma loro, niente, vanno avanti: «Puntiamo al ballottaggio». Sempre da soli.

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