Bolzano

I ladri acrobati? Piccoli e agili, puntano spesso ai piani più alti  

La città si svuota, ancora appartamenti svaligiati a Gries, nella zona di via Vittorio Veneto. Bande di malviventi super atletici compiono sopralluoghi e poi colpiscono, arrampicandosi su tubature del gas e grondaie 



BOLZANO. I furti in città continuano. Nei giorni scorsi avevano “visitato” un caseggiato signorile di via Sant’Osvaldo 89, svaligiando l’appartamento dell’ex consigliera provinciale Eva Klotz. La notte successiva erano tornati nello stesso condominio e, circa alla stessa ora, avevano colpito nell’appartamento della giudice del Tar Edith Engl.

Qualche giorno più tardi, questa volta in pieno pomeriggio, i malviventi erano entrati a casa dell’ex consigliere comunale Maurizio Puglisi Ghizzi, che vive in via Cesare Battisti.

Difficile avere un quadro preciso sulle dimensioni del fenomeno, perché magistratura e inquirenti mantengono il riserbo, ma i ladri non si fermano e continuano a mettere a segno colpi: negli ultimi tre giorni hanno preso di mira alcuni appartamenti nella zona di via Vittorio Veneto a Gries, territorio prediletto dei topi d’appartamento ormai da mesi.

Una percentuale di queste incursioni vengono compiute da quelli che ormai vengono definiti «ladri acrobati». Si tratta di malviventi “specializzati”, di solito di corporatura minuta e molto atletici, ovviamente non soffrono di vertigini e sono in grado di arrampicarsi con grande rapidità sulle facciate delle abitazioni e di raggiungere anche i piani più alti salendo lungo tubi del gas, grondaie, impalcature e tetti.

Superano siepi, muri e recinzioni con facilità disarmante. Fino ad ora, a Bolzano, hanno colpito quasi sempre di notte o all’imbrunire, ma capita anche che entrino in azione in pieno giorno, dopo avere compiuto attente osservazioni degli obiettivi. La città semivuota per le ferie aiuta le incursioni. Controllano se in casa c’è qualcuno – per essere certi che l’appartamento sia vuoto, spesso suonano anche il campanello – osservano i movimenti degli inquilini, ne annotano gli orari di uscita e di entrata.

La rapidità è una delle loro peculiarità e la mettono in campo non solo nelle funamboliche ascese, ma anche quando, una volta negli alloggi, li svaligiano. Questo permette loro di colpire in più appartamenti nel corso di ogni singola incursione. Proteggersi con impianti di allarme specifici, attivi sia quando siamo dentro casa che quando ci troviamo fuori, può rivelarsi la soluzione migliore contro questo tipo di malviventi. Ma anche rendere loro la vita difficile può aiutare: evitando di lasciare aperte le porte dei balconi e le finestre, ad esempio, soprattutto se si trovano in prossimità di tubi del gas o canali delle grondaie.

Poco importa se abitate al terzo o al quarto piano: non fate l’errore di pensare che non potranno mai salire fino da voi. Lo faranno, eccome. Ed entreranno nelle vostre case anche se state dormendo o se state guardando la televisione in salotto. Questi novelli Spiderman riescono ad arrampicarsi lungo le condutture - quelle del gas sono le preferite perché ancorate più saldamente alle pareti degli edifici rispetto ai tubi delle grondaie - e a compiere balzi notevoli, raggiungendo sempre gli obiettivi.

L’appartamento dell’ex consigliera Klotz si trova al quarto piano e il malvivente, a quell’altezza, è riuscito ad alzare la tapparella e a forzare la serratura della finestra. La battaglia è dura, insomma, ma i cittadini hanno anche un’altra arma, forse la più efficace di tutte: stare attenti, tenere sempre gli occhi sempre bene aperti e non esitare a chiamare il 112 se ci si imbatte in persone sospette sulle scale di casa o se le si nota gironzolare attorno alla palazzina, se dall’appartamento del vicino, che sappiamo essere in vacanza, sentiamo arrivare dei rumori. P.T.













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