I ladri li addormentano con lo spray

La rabbia della proprietaria di casa: «Eravamo in tre più il cane e nessuno ha sentito nulla. Ci hanno narcotizzato»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. La proprietaria di casa, una madre di due figli che possiede anche un cane che abbaia al minimo rumore, ne è convinta e ha sporto denuncia: «Mi hanno derubata in piena notte, tra le 3 e le 7 del mattino, dopo aver messo a soqquadro l’appartamento e nessuno ha visto e sentito nulla. Sono entrati dalla finestra del giardino e con ogni probabilità hanno utilizzato del gas soporifero per metterci fuori causa».

Il bottino, tutto sommato, è modesto: poco meno di 200 euro in contanti e un computer HP Pavillon bianco, importante anche dal punto di vista affettivo. Ma a pesare come un macigno è la sensazione, sgradevole, di aver avuto degli intrusi in casa, che hanno messo le mani un po’ ovunque, con la certezza (o quasi) di non essere scoperti. La famiglia derubata - di cui non sveliamo l’identità solo per tutelarla da altri malintenzionati - vive proprio dietro il Teatro comunale, in pieno centro, a due passi dal Duomo, in via dell’Isarco.

«In casa - racconta la proprietaria - nella notte tra sabato e domenica eravamo in tre: io, mia figlia e una sua amica. Io sono andata a letto prima, mentre le due ragazze sono rimaste a parlare fino alle 3. Poi hanno spento la luce. Mio figlio, che ha 22 anni, era uscito con gli amici».

Il cane, un barboncino, solitamente si fa sentire anche quando rincasa la vicina e chiude la bicicletta. Due notti fa, invece, non si è nemmeno mosso e non ha avvertito la presenza di estranei. La brutta scoperta è stata fatta dalla proprietaria di casa alle 7 del mattino. «In corridoio le giacche erano a terra, ma anche il modem per il wifi, che cadendo dal mobile ha fatto sicuramente rumore. Per entrare dalla finestra della cucina hanno dovuto appoggiarsi al davanzale e fare un salto di un metro sul pavimento, ma nessuno ha sentito nulla. E il nostro appartamento non è grandissimo: le stanze comunicano con il corridoio e sono a pochi passi dalla cucina». Un vicino di casa, della palazzina di fronte, dice di aver chiamato una volante verso le tre. «Stava scaricando le valigie dall’auto e si è accorto che alcuni estranei si aggiravano nel cortile. Quando è arrivata la polizia, però, erano spariti tutti. Sono 15 anni che vivo qui e mi sono sempre sentita al sicuro: dall’altra notte ho cambiato radicalmente giudizio».

Il fatto che nessuno si sia svegliato di soprassalto nel cuore della notte mentre i ladri agivano indisturbati, per le vittime del furto ha una spiegazione molto probabile: gli intrusi hanno usato un narcotico per poter “lavorare” senza correre rischi.

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