I lockdown abbattono i rifiuti: Bolzano torna ai livelli del 1999

Seab: “Nel 2020 calo del 9,4%”. Ma gli imballaggi di plastica aumentano: +6%



BOLZANO. La pandemia fa crollare anche la produzione di rifiuti. A Bolzano una buona parte dell’immondizia viene prodotta dalle utenze non domestiche (aziende, uffici, bar, ristoranti ecc.) e le chiusure imposte dalla pandemia hanno avuto un forte impatto anche sulla statistica rifiuti: nel 2020 Seab ha raccolto in totale 5.000 tonnellate in meno rispetto all'anno precedente e registrato un calo dei rifiuti totali raccolti del 9,4%.

La diminuzione riguarda sia i rifiuti recuperabili (raccolte differenziate: -11%) sia i rifiuti indifferenziati (residuo: -6%). "Per quanto riguarda le quantità totali raccolte, siamo tornati indietro di quasi 20 anni, a valori del 1999. Sono in netto calo tutte le frazioni tranne gli imballaggi in plastica, che sono aumentati del 6%. La notizia positiva è che la raccolta differenziata è rimasta abbastanza stabile al 66%", spiega Andrea Girinelli, responsabile dell'area igiene Ambientale di Seab.

L'assessora all'ambiente del Comune di Bolzano Chiara Rabini esprime soddisfazione per i risultati: "I dati confermano che i bolzanini  prestano attenzione alla raccolta differenziata. A loro, e alla Seab che ogni giorno è impegnata sul territorio, va il nostro ringraziamento. Rimane comunque margine di miglioramento e insieme all'Ufficio Tutela dell'Ambiente e alla Seab stiamo studiando nuove forme di sensibilizzazione dei cittadini e cittadine sugli aspetti più critici come per esempio l'abbandono dei rifiuti intorno alle isole ecologiche". 













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