I patronati altoatesini dicono no ai tagli di Renzi
Cgil, Uil, Cisl e Acli hanno manifestato sotto il commissariato del governo: a rischio decine di posti di lavoro e i servizi ai cittadini
BOLZANO. Si sono riuniti sotto il commissariato del governo di Bolzano i lavoratori e i rappresentanti dei patronati di Cgil, Cisl, Uil e Acli della provincia per protestare contro i tagli annunciati dal governo Renzi e previsti nella legge di stabilità, al Fondo patronati.
Un "tesoretto" di 430 mila euro finanziato interamente dai contributi assicurativi versati annualmente dai lavoratori e dai datori di lavoro all'Inps, Inpdap e Inail con un'aliquota dello 0.226% sul monte contributi. Il Governo vuole ridurre tale aliquota allo 0.148% prelevando già da quest'anno l'equivalente somma di 150 milioni di euro già versati dai lavoratori per garantire i servizi gratuiti dei patronati per tutti (compresi i non lavoratori, gli anziani, gli stranieri).
Per i sindacati si tratterebbe di un vero e proprio "furto di Stato" che andrebbe a incidere, in primis, sul personale degli stessi patronati che, con meno fondi a disposizione, dovrebbero licenziare quasi la metà dei dipendenti e in seconda battuta sui cittadini che si vedrebbero ridurre in maniera considerevole la quantità (si parla oggi di circa 100 diverse prestazioni) e la qualità dei servizi che gli stessi erogano.