I piccoli negozianti temono l’Outlet

Presa di posizione del direttivo dell’Unione della val d’Isarco «La struttura al Brennero può superare i 15 mila metri»


di Massimiliano Bona


BRESSANONE. Unione commercio a muso duro sulla nuova legge provinciale che regolamenta il settore: pur risolvendo alcuni problemi sostanziali elimina di fatto il tetto dei 15 mila metri quadrati per l’Outlet del Brennero con tutti i timori che ne conseguono per i piccoli e medi commercianti della val d’Isarco e soprattutto dell’Alta val d’Isarco. Al centro della riunione del direttivo mandamentale c’era proprio la nuova legge che regolamenta la materia ed è la conseguenza delle liberalizzazioni volute dal Governo Monti. Il presidente mandamentale dell’Unione Walter Amort e il vicepresidente Matthias Knollenberger pur ammettendo che il nuovo ordinamento abbia di fatto arginato l’ondata di liberalizzazioni nel commercio, hanno comunque ricordato che in zona ci saranno inevitabilmente dei pesanti contraccolpi.

«Un esempio di tutto ciò - hanno spiegato agli associati - è la situazione che si determinerà al Brennero, visto che saranno abolite alcune norme fondamentali per il mantenimento degli equilibri attuali tra grandi e piccole strutture di vendita. È stata cancellata in particolare la norma che fissava una superficie massima di 15 mila metri quadrati per l’Outlet al Brennero e che vietava la vendita di generi alimentari all’interno della stessa struttura. Servono pertanto urgenti correttivi».

Tra essi spicca l’introduzione di un processo che autorizzi i grandi insediamenti commerciali nelle zone residenziali al di fuori dei centri abitati e nelle zone produttive. Oltre a questo, poi, la legge - secondo l’Unione - dovrebbe tenere in considerazione i criteri relativi all’impatto ambientale. Non dovrebbero essere autorizzati ulteriori insediamenti nelle zone dove i limiti, in termini di inquinamento, vengono costantemente superati. «Si pensi in particolare alle zone nelle immediate vicinanze dell’autostrada e delle strade a grande percorrenza». Nelle prossime settimane l’Unione si muoverà proprio in questo senso, cercando di fare pressione sulla Provincia.

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