I residenti: cicloturismo al Klösterle

Il Comune ha nominato una commissione di «saggi» composta da diciassette persone che dovranno pronunciarsi sul futuro del Klösterle: una delle idee più gettonate è legata al museo del fiume



EGNA. Cultura e vacanza, Dürer e cicloturismo. Senza dimenticare la gastronomia. Sono queste le vocazioni naturali del Klösterle secondo gli abitanti di Egna. L’amministrazione comunale deve decidere il destino dell’edificio, costruito nel XIII secolo come ospizio e arrivato ai giorni nostri sostanzialmente immutato nella struttura.
Il Comune ha nominato il 5 agosto scorso una commissione di «saggi» composta da diciassette persone che dovranno pronunciarsi sul futuro del Klösterle: una delle idee più gettonate è legata al museo del fiume. Ma per tanti cittadini è una soluzione riduttiva.

Molti riconoscono al Klösterle un limite: quello dei posteggi e, quindi, della raggiungibilità, visto che si trova a circa quattro chilometri dal centro di Egna. Realisticamente non potranno essere realizzati posti auto in grande quantità, salvo interventi paesaggisticamente impattanti, considerando la collocazione (molto suggestiva, per altro) dell’edificio storico, in mezzo al bosco e ai piedi della montagna. Con l’unica presenza ingombrante della centrale della Terna, proprietaria - via Enel - del Klösterle fino al 1999, quando il Comune l’ha acquistato per 800 milioni di lire.

«Prendere una decisione non sarà facile - commenta Karl Zambaldi - considerando che il Klösterle è molto distante dal centro. La vicinanza del sentiero del Dürer già dovrebbe indicare una strada maestra». Una struttura ricettiva? «Non è il luogo adatto - continua Zambaldi - piuttosto può diventare un’area ideale per alcuni spettacoli». Molti ricordano, ad esempio, il successo ottenuto dal Freilichtspiele Südtiroler Unterland, la rassegna di teatro all’aperto organizzata proprio presso l’ex ospizio.

«Un albergo è da escludere - dice Florian Werth - il Klösterle mi sembra un posto ideale per una mostra o per l’organizzazione di spettacoli». «Ci vedrei bene gli spettacoli all’aperto - conferma Hugo Terzer - anche se non per le grandi masse: l’assenza di un parcheggio rende problematico l’accesso». Un museo del fiume? «Mi sembra un’opzione limitata. E poi i soldi chi ce li mette?».

«Il cicloturismo potrebbe essere una riposta - dice Heidi, titolare dell’Heidibar - il progetto deve però essere duplice: guardare al turismo e alle esigenze del paese. Ho seguito alcuni eventi culturali e devo ammettere che il Klösterle è un luogo davvero suggestivo».
«Mancano parcheggi e strada d’accesso - afferma Helmut Latschrauner - per questo bisogna pensare ad un percorso pedonale che raggiunga il Klösterle. Ci vedrei bene un museo della Bassa, ma anche un luogo dove organizzare spettacoli e un punto di ristoro». «Lì parte il sentiero del Dürer - commenta Helga, dell’ufficio turistico - la valorizzazione dovrebbe partire da questo».

«Egna rispetto ad altri centri della Bassa è emarginata dal punto di vista turistico - dice Verena Gufler - il Klösterle potrebbe diventare un’attrattiva in più. Certo, c’è il problema dei parcheggi». «E’ una struttura bellissima e la vicinanza della ciclabile va sfruttata», è l’opinione di Erwin Girardi, consigliere comunale della Lega.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità