Bolzano

I residenti di via Ospedale: «No all’assedio di auto» 

La petizione degli abitanti che non condividono la scelta del Comune di deviare oltre piazza Domenicani i mezzi in uscita dal parcheggio sotterraneo di piazza Walther. «Così si intaserà via Dante»



BOLZANO. Sono estremamente determinati, i residenti di largo Kolping e via Ospedale. Perché dopo l’idea comunale di spostare su questa ristretta direttrice tutti i bus in uscita dal centro per rendere esclusivamente ciclopedonale via Leonardo Da Vinci, ora è emerso pure che tutte le auto in uscita dal parcheggio di piazza Walther, almeno per un anno e mezzo, ossia a partire da giugno e fino al termine dei lavori per la realizzazione del tunnel del Waltherpark sotto via Alto Adige, per uscire dall’interrato utilizzeranno l’asse di piazza Parrocchia, via Posta, piazza Domenicani e, per l’appunto, largo Kolping e via Ospedale, per svoltare infine in via Dante o in via Cassa di Risparmio. Con picchi, negli orari di pranzo e di chiusura degli uffici la sera, di 150-180 auto all’ora. I residenti non ci stanno e ora hanno avviato una petizione da indirizzare al sindaco Renzo Caramaschi.

Scrivono i residenti: «Rimasto in sospeso il progetto di dirottare su largo Kolping e via Ospedale il traffico dei bus che ora da piazza Domenicani risalgono via Sernesi per imboccare via Leonardo da Vinci, chi abita e lavora in quella zona (il Kolping e vari esercizi commerciali, oltre alla scuola Dante) deve affrontare una nuova “minaccia”».

Il Comune, spiegano, «ha infatti deciso di dirottare le auto che escono dal parcheggio Walther in direzione di piazza Domenicani, per imboccare poi largo Kolping e via Ospedale, e questo a causa della temporanea (circa due anni…) chiusura di via Alto Adige».

E dunque, proseguono preoccupati, «il problema appena scongiurato si riaffaccia nella stessa grave forma: almeno cento auto l’ora che attraversano piazza Domenicani per infilarsi nel budello di largo Kolping e via Ospedale, andando a fare da imbuto al pericoloso incrocio con via Rosmini e a intasare in maniera definitiva una via Dante già al collasso anche per via del semaforo che la collega a viale Druso».

Ma perché, ci si domanda, «gli esperti della mobilità del Comune non hanno pensato ad una soluzione meno impattante, quale sarebbe la deviazione delle auto da via della Posta su via Cappuccini, una strada dal traffico inesistente e che potrebbe certamente sopportare meglio, per due anni, un flusso di traffico che su piazza Domenicani, largo Kolping e via Ospedale procurerebbe danni ben più clamorosi?» C’era anche un’altra soluzione, si prospetta: dirottare le auto su via Sernesi e via Leonardo da Vinci. «E qui l’obiezione potrebbe essere che così gli automobilisti non potrebbero accedere a via Dante. Se è così, questa è la soluzione da adottare, dato che aggiungere traffico a quello già esistente in via Dante non sarebbe davvero opportuno». Si attendono risposte dai tecnici… DA.PA.













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