I soci coop di via Cadorna «Debiti per 180 mila euro»

Lo sfogo di 35 famiglie: macché alloggi di lusso, siamo tutti in grosse difficoltà Dopo lo stop del Tar ora si confida nel Comune: «Baur ci sta dando una mano»


di Davide Pasquali


BOLZANO. «Siamo parecchio indebitati, da parecchi anni. Ormai sono tre. Indebitati in media per 180 mila euro a famiglia, per avere in mano niente. Un campo da tennis pagato come se fosse edificabile, con determinati indici di cubatura. E però, di fatto, il Tar, annullando tutto, ora ripristina la situazione di partenza e quindi adesso il terreno è come se fosse ridiventato campo da tennis». A sfogarsi sono Gianluca Vitiello e Alessandra Tripodi, della cooperativa ceto medio Confcoop di via Cadorna (35 famiglie), il cui cantiere è stato bloccato dal Tar assieme a quello del Kvw. «Ora come ora, ammesso e non concesso che qualcuno volesse comprare il terreno, questo avrebbe un valore di circa un sesto rispetto all’edificabile». Tradotto, «investiti 180 mila euro, fra quelli messi e quelli prefinanziati in banca per cui devi continuare a pagare interessi, te ne restano in mano (forse) 30 mila». Si vogliono sfogare, i soci della coop, che si sentono vittime di una campagna mediatica negativa, legata al fatto che in tanti, in troppi, pensano e dicono si tratti di alloggi di lusso per famiglie abbienti. «Quello di via Cadorna - sostengono - non è un terreno dove si costruiranno appartamenti lussuosi, prestigiosi. Noi siamo capitati in quel terreno come potevamo capitare a Oltrisarco o in via Resia. Siamo iscritti in coop chi dal 2006, chi dal 2008. Fino al momento di via Cadorna, terreni per le coop non ce n’erano mica altri. Druso Est era contemporaneo. Potevamo scegliere quello, abbiamo scelto questo, che era, lo ribadiamo, edificabile». Le 52 famiglie, tra Confcoop a Kvw, «per acquistare il terreno si sono esposte per 7,6 milioni di euro». Il terreno costituisce circa la metà del costo totale, perché gli appartamenti, in media da 80 mq, costeranno in tutto 360 mila euro. La questione economico-finanziaria legata alle coop del ceto medio è terribilmente complessa, ma semplici da spiegare sono le conseguenze: risparmi di famiglia messi in una casa che non c’è e non si sa se ci sarà; interessi sul prefinanziamento; impossibilità di uscire dalla coop a meno che qualcuno non subentri, ma col Tar di mezzo figurarsi se si trova qualcuno disposto a farlo; famiglie che hanno già venduto il loro appartamento perché gli era stato promesso che sarebbero entrati a breve nel nuovo, altre che avevano disdetto la casa in affitto e ora devono pietire per tenerla ma a condizioni differenti, c’è pure chi ha lo sfratto... Ora, per fortuna, pare che il Comune stia dando una mano fattiva: «Ringraziamo il vicesindaco Baur per averci dato una mano sulla questione dei soffitti bassi, una delle tre motivazioni per cui il Tar ha bloccato tutto. Ora speriamo, di concerto con Comune e Provincia, di riuscire a trovare soluzioni anche sui rischi idrogeologici e sul resto».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

le foto

Tende per Gaza a Bolzano: "Fermiamo il genocidio"

Tende per Gaza anche a Bolzano, in piazza Adriano, sull'onda della mobilitazione in atto in diverse città e università in Italia e all'estero. "Free Palestine", "Fermiamo il genocidio a Gaza", "Stop al massacro del popolo palestinese" si legge sugli striscioni. LE FOTO (DLife) 

Trentino

Accoltellato al supermercato: arrestato l'aggressore

È successo nel pomeriggio di oggi in un negozio di Civezzano, vicino a Trento: il 50enne portato in ospedale. L'autore è stato bloccato dal personale e successivamente fermato dai carabinieri: non si conosce il movente

Attualità