L'iniziativa

I vecchi mattoncini della Lego? Diventano le rampe per disabili 

L’idea è del Repair Café di Bolzano che vuole risolvere il problema allo Spazio 77: «Ci servono 20-30 chili di pezzi di varie dimensioni». Le istruzioni inviate da una nonna tedesca



BOLZANO. Chi non ha un po’ di mattoncini colorati ammassati in qualche scatolone dimenticato in cantina, ricordo ormai sbiadito della giovinezza propria, oppure di figli o nipoti? Ecco, chi sa di avere in casa un po’ di Lego, ma di essere consapevole di non farci più nulla, allora può contribuire a un’ottima causa.

I ragazzi del Repair Café di Bolzano, capitanati da Argante Brancalion, hanno deciso di prendere spunto dall’idea - diventata “virale” - della tedesca Rita Ebel, una simpatica nonnina costretta a girare su una carrozzina per la sua città, Hanau.

La ultrasessantenne, a dir poco energica, si è messa a capo di un progetto sociale per la realizzazione di alcune rampe (una ventina) recuperando vecchi mattoncini Lego. L’esito è stato davvero incredibile.

«Abbiamo pensato di fare lo stesso qui a Bolzano, per risolvere un problema che esiste allo Spazio 77, dove siamo presenti alcuni giorni al mese - spiega Argante Brancalion - e dunque lanciamo un appello: ci servono 20-30 chili di mattoncini, di ogni forma e dimensione, vanno bene anche i Duplo, per realizzare le due rampe».

Appena ci sarà il materiale necessario inizierà il gioco, pardon la costruzione delle rampe. «La signora ci ha inviato le istruzioni, serviranno qualche giorno, ma contiamo di metterci un paio di settimane». GL.M.

 













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