I vertici dell’azienda subito attivati
Il presidente Pagani e la direttrice Piffer attendono l’esito di perizie e indagini
BOLZANO. Nel deposito Sasa, pochi minuti dopo la tragedia, è arrivato Stefano Pagani, presidente dell’azienda di trasporti. Ha osservato i vigili del fuoco, ha ascoltato i suoi tecnici e dato disposizioni per mettere in sicurezza l’area ed agevolare il lavoro dei soccorritori. «Per ora – ha spiegato anche ieri – sappiamo solo qual è stata la dinamica dell’incidente, ma servirà tempo per capire quali sono state le cause e le responsabilità». Nessun dubbio sul fatto che tutti i dipendenti della Meranese Servizi siano in possesso della necessaria patente di guida. «Nella gara d’appalto che poche settimane fa si è aggiudicata la Meranese Servizi – spiega Pagani – il requisito era che ci fossero pulitori-autisti perché è previsto servizio di pulizia dei mezzi e il loro rifornimento. Certo, sarà la magistratura ha fare chiarezza su ogni aspetto». Ieri mattina, al deposito, è arrivata anche Petra Piffer, direttrice di Sasa. «Non sappiamo come siano andate esattamente le cose e quali siano le cause – spiega – e, quindi, non posso esprimermi. Si sta indagando per capire cos’è accaduto».
Una sola cosa è chiara, al momento: al momento della tragedia l’autobus giallo viaggiava a una velocità non adeguata al luogo. Era troppo veloce, insomma. Gli investigatori della Polizia municipale sono al lavoro già da lunedì sera per cercare di stabilire perché il mezzo fosse così veloce, per capire se si sia trattato di un errore umano o di un guasto. A chi dice che molti bus sono datati, Pagani ricorda i controlli ferrei a cui vengono periodicamente sottoposti, sottolineando come quello coinvolto fosse in servizio fino a poco prima della tragedia.