sicurezza

I vigili di Appiano chiedono le body-cam

L’istanza del comandante Bianchi all’amministrazione. Possibilista il sindaco Trettl: «Sì, ma nel rispetto della privacy»



APPIANO. Negli States sono ormai usate da molto tempo, in Italia alcuni reparti della Polizia di Stato le hanno in dotazione già da un paio d’anni. E adesso chiede di poterle avere e utlizzare anche la Polizia municipale di Appiano. Stiamo parlando delle “body cam”, le minuscole telecamere che, posizionate sui giubbotti indossati dagli agenti, filmano e registrano tutto ciò che accade durante il servizio. Fornendo così elementi fondamentali per ricostruire in maniera oggettiva episodi - spesso cruenti - che vedono in qualche modo coinvolti gli agenti.

A chiedere di poter utilizzare la telecamera è il comandante della municipale, Christian Bianchi, che è anche a capo dell’associazione dei vigili altoatesini. Bianchi ha redatto una bozza di delibera che nei prossimi giorni dovrebbe approdare in consiglio comunale. Nel documento, il comandante spiega i vantaggi derivanti dal potersi affidare alla moderna tecnologia per poter far fronte al meglio, e con maggiore tutela per tutti, alle nuove problematiche.

Una richiesta su cui il primo cittadino di Appiano, Wilfried Trettl, appare possibilista «a patto che – ha affermato – siano rispettate le norme sulla privacy e che le telecamere siano usate soltanto in caso di comprovata necessità».

«Telecamere da indossare», è con questo termine che nei paesi di matrice anglosassone chiamano le telecamere,progettate e studiate per essere utilizzate dal singolo operatore di polizia durante il proprio servizio.

In effetti questetelecamere hanno attualmente raggiunto pesi e dimensioni così ridotte da poter essere comodamente indossate all’interno del taschino della camicia di servizio. Lo scopo principale di queste strumentazioni è quello di riprendere gli interventi di polizia, dal punto di vista dell’operatore stesso che indossa la telecamera. Nel corso degli anni, almeno per quanto riguarda le strade statunitensi, le body cam sono state “protagoniste” di numerosi episodi. In qualche caso, hanno scagionato gli agenti, in altri li hanno inchiodati alle loro responsabilità. In una realtà dove le tensioni razziali sono sempre altissime, e dove non sono mancati casi controversi poi all’origine di proteste e ulteriori scontri, è fondamentale avere la possibilità di ricostruire con obbiettività e precisione gli episodi al centro della cronaca. Tra i primi risultati riscontrati negli Usa è stata laconsistente riduzione dei casi di denunciada parte dei cittadini per comportamenti scorretti o violenti da parte degli operatori di polizia.

Il secondo aspetto positivo della visione a posteriore dei filmati degli interventi è quello legato alla crescita professionale e all’addestramento.

Elaborando appositi programmi di addestramento su situazioni realmente accadute, infatti, si ha la concreta possibilità di preparare sempre meglio il personale ad affrontare gli interventi operativi più complessi, mettendo in luce i punti di criticità e gli eventuali novità nelle procedure.

Ad Appiano, ovviamente, la situazione è molto più tranquilla di quella delle metropoli statunitensi, ma la body cam consentirebbe agli agenti di lavorare con maggiore tranquillità e in sicurezza, anche se le contestazioni di solito riguardano sanzioni amministrative.













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