I vigili urbani a caccia delle stufe inquinanti

Terranno d’occhio i fumi che escono dai comignoli, pronti a dare severe multe Il Comune spiega che cosa si può bruciare senza immettere veleni nell’aria


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Scattata, anche a Bressanone, la campagna a tutela dell'aria denominata «La stufa di casa non digerisce tutto!». L'assessore comunale all'ambiente, Elda Letrari, ha presentato l'iniziativa, invitando tutti i cittadini a rispettare le regole relative alla combustione nell'utilizzo di stufe domestiche e non, annunciando che la polizia municipale starà in allerta, tenendo sotto controllo il fumo dei camini, e sarà pronta ad intervenire in caso di mancato rispetto delle norme. «E' arrivato il freddo e in molte case si accendono le stufe per riscaldare – spiega l'assessore Letrari – In collaborazione con l'Ufficio aria e rumore della Provincia, dunque, abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione in merito ai metodi di combustione nell'utilizzo delle stufe. Deve essere ben chiaro che nelle stufe non ci si può buttare dentro di tutto, ci sono oggetti che bruciando inquinano moltissimo, e quindi chi non si atterrà alla regole rischia pesanti multe». Le condizioni per una buona combustione sono le seguenti: la stufa deve essere adatta alla combustione del legno, occorre utilizzare legna secca e non trattata, bruciare pezzi di legno di grandezza adeguata e assicurarsi che il tiraggio sia sufficiente. «Non tutto quello che incenerisce è adatto alla combustione – continua la Letrari – Quindi, assolutamente no a carta plastificata, legno trattato, legno compensato, sostanze artificiali di qualunque tipo, confezioni o contenitori Tetrapak, riviste illustrate e giornali. Bruciare simili oggetti vorrebbe dire immettere nell'aria ma anche negli appartamenti stessi un cocktail micidiale di gas nocivi, come monossido di carbonio, idrocarburi, diossina, nichel, composti di piombo, con ricadute molteplici e dannose sulla salute». E sarà il fumo che fuoriesce dai camini ad essere monitorato. «Una buona combustione produce fumo quasi invisibile – conclude Elda Letrari – La cattiva combustione, invece, produce fumo denso, di colore da giallo a grigio scuro. La polizia municipale veglierà e nel caso notasse fumi densi e sospetti interverrà immediatamente».

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