Idrogeno: 11,3 milioni con il distributore

Pardatscher (A22): appalto ad aprile e lavori finiti in un anno. L’impianto sorgerà nel parcheggio a nordest, vicino ai caselli


diMassimiliano Bona


BOLZANO. Le critiche iniziali sui costi (oltre 11 milioni di euro, di cui circa la metà a carico della Comunità europea) non hanno fatto desistere Provincia e A22, che ora vogliono fare dell'impianto pilota per la produzione di idrogeno a Bolzano Sud un modello di riferimento anche per molti Paesi vicini. Entro aprile sarà indetto il bando per il distributore, che sorgerà nel maxi-parcheggio a Nord-Est (vicino ai caselli), e costerà circa 800 mila euro.

«Ci sono le condizioni per rendere operativa la stazione di rifornimento entro la primavera del 2015», assicura l'amministratore delegato di Autobrennero Walter Pardatscher «ma l'investimento nel suo complesso è il primo passo di un progetto più ampio, che prevede la creazione di una tratta autostradale Monaco-Modena, di 650 chilometri, interamente attrezzata per il rifornimento di idrogeno, con benefici per l'intero ecosistema alpino». L'A22 è in grado, dunque, di contribuire con un apporto significativo all'obiettivo finale che è quello di garantire una presenza capillare di punti di approvvigionamento e distribuzione di idrogeno per autotrazione. «Questo perché ci troviamo - sottolinea il direttore tecnico Carlo Costa - lungo il corridoio europeo uno, che incrocia anche il corridoio cinque».

L’ok della Provincia. L'ultima delibera a sostegno del progetto è stata approvata proprio martedì scorso dalla giunta Kompatscher che si è impegnata a rispettare alcune condizioni, durante l'esecuzione dei lavori, espressamente richieste dal Comune di Bolzano. «L'idrogeno - spiega Pardatscher - arriverà al distributore grazie ad una serie di tubature che saranno posate lungo il breve tragitto».

Secondo l'Unione europea nel 2030 potrebbero circolare nel nostro continente 16 milioni di auto ad idrogeno, con una graduale sostituzione, entro il 2050,del 40 per cento del petrolio usato per l'autotrazione.

La produzione. Il centro per la produzione e distribuzione di idrogeno è stato concepito in una sorta di oasi ecologica. «Si tratta - spiega Carlo Costa - di tre volumi rivestiti di vetro sovrastati da un'insegna luminosa con il simbolo dell'idrogeno, che sembrano emergere dal laghetto che li circonda. Hanno funzioni diverse tra loro. Il primo ospita le apparecchiature per la produzione di idrogeno per elettrolisi, nel secondo sono previste le funzioni di stoccaggio dei serbatoi mentre il terzo involucro è la sede delle attività organizzative e didattiche, ma anche di promozione delle nuove tecnologie. Ci sono, infatti, una sala conferenze da 120 posti e una caffetteria».

Nel piano interrato del corpo di collegamento ci sono la centrale termica, il generatore di corrente, l'impianto di trattamento dell'aria e altre apparecchiature di servizio. «L'acqua del laghetto - precisa Costa - si rigenera per fitodepurazione grazie alle piante ornamentali che si trovano al suo interno».

Il distributore. Ma veniamo al distributore di idrogeno per autotrazione, previsto nel parcheggio al di là della bretella autostradale. «Quando sarà a regime - spiega Costa - produrrà 240 metri cubi di idrogeno all'ora per un totale di oltre 2 milioni di metri cubi di combustibile pulito in un anno. La potenza per la produzione è stata calcolata in 1000 Kw/h di corrente idroelettrica. Il risparmio in termini ambientali sarà di 700 mila litri di benzina che corrispondono a 1 milione e 600 mila chili di anidride carbonica che non finirà nell'atmosfera».

Costi e lavori. Ma veniamo, nel dettaglio, ai costi del progetto. Per l'esecuzione della parte edilizia e di quella impiantistica i lavori sono stati affidati direttamente ad Autobrennero per 5,3 milioni di euro. Altra cosa è l'esecuzione degli impianti legati alla produzione e allo stoccaggio dell'idrogeno che ltt (l'Istituto per le innovazioni tecnologiche) ha affidato a ditte specializzate con una spesa di 5,2 milioni, coperti al 95 per cento dalla Comunità europea. Per arrivare agli 11,3 milioni complessivi bisogna aggiungere la realizzazione del distributore, la cui mancanza inizialmente era stata sottolineata dai detrattori dell’iniziativa.

Auto e bus a idrogeno. Il consumo medio di un’auto a idrogeno è di circa 1,7 kg per 100 chilometri, mentre il consumo medio giornaliero (stimato in 40 Km) è invece di 0,67 kg . «In base alle previsioni l’impianto sarà in grado di gestire almeno 720 autovetture a idrogeno nella prima fase, mentre nella seconda fase - sottolinea il direttore tecnico Costa - si potrà arrivare ad almeno 1.080 veicoli». Il consumo medio di un autobus a idrogeno è invece di 22,6 chilogrammi ogni 100 chilometri, mentre il consumo medio giornaliero per un bus Sasa è stato stimato in 47,6 Kg (210 Km di strada). «Nella prima fase l’impianto sarà in grado di gestire dieci bus, nella seconda fino a quindici».

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