Il blocco della Solland mette in crisi la Sun Edison
L’azienda dipende dal prodotto dello stabilimento di Pugliese in sciopero Oggi l’assessore Stocker incontrerà i sindacati per trovare una via d’uscita
MERANO. Primo giorno di sciopero ieri alla Solland Silicon di Sinigo dove gli operai hanno bloccato la fase di caricamento del Tcs (triclorosilano). L'astensione dal lavoro durerà fino a quando gli stessi operai non avranno ricevuto tutti i soldi relativi agli ultimi 4 mesi di stipendio, più tredicesima e spettanze varie. Massimo Pugliese però pare non abbia alcuna intenzione di versare quanto dovuto agli operai per cui lo sciopero è destinato a continuare ad oltranza, come ha precisato la Rsu. Le conseguenze più serie sono per la SunEdison che rischia di rimanere senza il silicio per l'elettronica.
La situazione venutasi a creare è stata affrontata anche ieri mattina. La SunEdison, per qualche giorno dovrebbe avere materiale a sufficienza (lo stabilimento gemello di Novara è invece autonomo) mentre le prime ripercussioni negative sono previste fra un paio di giorni. Massimo Pugliese nei giorni scorsi si era presentato in Provincia dove aveva avuto un incontro con l'assessore Martha Stocker e con il direttore dell'ufficio del lavoro Helmut Sinn. Con loro aveva discusso la delicata situazione della Solland Silicon.
L'assessore Stocker che «la situazione in cui si trova la fabbrica è delicata. Il signor Pugliese si è dichiarato possibilista sull'esito di una trattativa che è avviata con un imprenditore intenzionato a quanto pare ad entrare in partnership nell'azienda di Sinigo (il famoso cinese, ndr): se dovesse perfezionarsi questo accordo, le prospettive per la fabbrica dovrebbero concretizzarsi». Martha Stocker ha aggiunto, a proposito degli operai che continuano a non ricevere lo stipendio, che «la replica di Pugliese è stata la stessa: se perfezionerà l'intesa con il cinese anche questa problematica sarà risolta». Da parte dell'imprenditore irpino, sarebbe stato presentato un piano di rilancio della fabbrica di Sinigo che resta però condizionato dall'accettazione o meno dell'imprenditore cinese. L'assessore Martha Stocker ha convocato la rsu ed i sindacati territoriali ad un colloquio già fissato per le ore 13 di oggi nel suo ufficio.
I sindacati evidenziano la loro "sorpresa per l'incontro in Provincia dopo che lo stesso Pugliese aveva rinunciato ad incontrarli presso l'Associazione degli Industriali. Non vorremmo che il piano di rilancio fosse stato presentato ad un assessore e che ci venga illustrato proprio dalla Stocker. Una cosa appare certa: è evidente che l'imprenditore irpino sta giocando tutte le carte che gli sono rimaste per ottenere la nostra firma sotto la richiesta di cassa integrazione. Ribadiamo la nostra posizione: prima deve pagare tutto agli operai che sono in attesa, poi eventualmente possiamo sederci davanti ad un tavolo per decidere o meno se apporre la nostra firma».
Ieri intanto è stata affissa all'albo sindacale una lettera della Solland Silicon, priva di firma, una comunicazione in cui dal 30 gennaio tutti gli operai sono da considerarsi in cassa integrazione straordinaria. "Una forma di pressione", l'hanno definita i sindacati, visto che il ministero competente non ha autorizzato la stessa cassa integrazione.
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