Il Cai di Bolzano: «2.569 nomi devono essere bilingui»

«Il nostro studio si basa sulle cartine Tabacco 1:25.000 e vuole sottolineare quelle indicazioni che secondo noi non possono non essere anche in lingua italiana», afferma il presidente Giuseppe Broggi
INFOGRAFICA L'elenco dei nomi del Cai
SCHEDA I cartelli monolingui più diffusi
DOCUMENTO L'elenco completo dei nomi monolingui


Maurizio Dallago


BOLZANO. Per il Cai Alto Adige sono 2.569 i toponimi che dovrebbero essere bilingui, o trilingui nelle valli ladine. È quanto emerge da una relazione che il club alpino ha predisposto in questi mesi, per cercare di fissare dei paletti all'interno della discussione sulla segnaletica di montagna. Un lavoro che interessa tutta la toponomastica di montagna dei 116 comuni altoatesini. (INFOGRAFICA L'elenco dei nomi del Cai)

«Il nostro studio si basa sulle cartine Tabacco 1:25.000 e vuole sottolineare quelle indicazioni che secondo noi non possono non essere anche in lingua italiana», afferma il presidente Giuseppe Broggi.

Naturalmente, essendo luoghi alpini il numero dei segnali riguarda più i comuni che si trovano nelle vallate laterali, rispetto ai grandi centri urbani. Ad esempio per il territorio comunale di Bolzano vengono riportati 30 nomi, contro i 118 di Dobbiaco o i 103 di Stelvio. Andando ad analizzare la relazione del Cai, si scopre che per il capoluogo in forma italiana ci sono, oltre al nome della città, Colle di Bolzano, Colle di Villa, Castel Novale, fiume Adige, fiume Isarco, Fago, rio di Fago, dosso di Valle, Torre di Druso, Guncina, Aslago, Colle dei Signori, Campegno, Cardano, Campofranco, Oltrisarco, Rencio, Sasso Rosso, Castel Sarentino, Castel Campegno, Castel Mareccio, Castel Roncolo, Castel Firmiano, Ponte Adige, San Giorgio San Giacomo, Monte Pozza, Virgolo, Valle del Lupo e Dodiciville.

Sui segnali di montagna che si trovano intorno alla città, il Club alpino italiano vorrebbe riportate tutte queste denominazioni. Cosa che allo stato dei fatti non è sempre così, neppure in comuni dove la proporzione di popolazione di lingua italiana è di molto superiore al 50 per cento. Prendiamo Laives: qui vengono individuati solo 4 toponimi, il nome della cittadina, a cui aggiungere Vallarsa, La Costa e Pineta. Nel capoluogo pusterese i nomi bilingui per il Cai dovrebbero essere Ameto, Villa Santa Caterina, Brunico, Teodone, Santa Croce, Rio di Fontecervo, Castel Lamberto, Lunes, Riscone, Novale di Riscone, fiume Rienza, San Giorgio, Stegona, ma anche museo etnografico (riferito a quello di Teodone) per un totale di 14.

Molti di più ad Appiano, perché il comune si trova alle pendici della montagna: Alta via di Appiano, Castelforte, Frangarto, Gola Forcolana, Gaido, Monte di gaido, Forcella di Gaido, Monte Ganda, Macaion, Croce del Macaion, Cornaiano, chiesa del Calvario, Col Priol, sentiero Castel d'Appiano, Forcella Piccola, lago piccolo di Monticolo, Piccolo Priol, Sasso Croce, Mademedo, Madonna del Riposo, Masaccio, Missiano, Monticolo, lago di Monticolo, Ganda di Sopra, Perdonico, Pigano, Sasso Englar, Ronco, i castelli Boymont, Freudenstein, d'Appiano, Corba, Masaccio e San Valentino, Colterenzio, Rio Nero, ganda di Sotto, Riva di Sotto, Rio Bianco Col dell'Uomo. A Bressanone sono i nomi 43 e vanno da luoghi del fondovalle fino alla cima della Plose: Cleran, Monte del Pascolo, Costa d'Elvas, Valcroce, Sentiero del Curato, La Mara, Meluno, Millan, Villa, Malga Buoi, Plancios, Perara, Monte Fana, Pinaz, Pinzago, rifugio Plose, Forcella Plose, lago Rodella, rifugio Lago Rodella, rifugio Rossalm, Sarner, rifugio Schatzer, Giogobello, rifugio Sci, Sant'Andrea in Monte, San Giorgio d'Eores, San Giacomo d'Eores, Stilumes, Monte Telegrafo, Tiles, Tecelinga, Scezze e Passo delle Erbe. Spostandoci nella città del Passirio la lista vede i nomi di Merano, i casetlli Veruca, Gatto e Rametz, Sinigo e Rio Sinigo.

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