Il caso Marcelline spacca il Pd gelo tra Tommasini e Bizzo

L’assessore alle Finanze: «Ho seguito il finanziamento dei lavori. La scuola cattolica è un pilastro» Il vicepresidente: «La giunta provinciale non ha approvato 14 milioni. Sarebbe inopportuno»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Il finanziamento da oltre 14 milioni per la ristrutturazione dell’Istituto Marcelline spacca il Pd, la maggioranza comunale e ora c’è pure una sorta di giallo. Gelo tra gli assessori provinciali Bizzo e Tommasini (entrambi Pd). Il primo rivendica l’operazione, il secondo la ritiene «inopportuna in questo momento di crisi. Dubito che la Provincia possa mettere in campo una cifra così consistente per un unico progetto scolastico». Quanto al giallo, riguarda l’iter seguito. Ancora Tommasini: «Non mi risulta che la giunta provinciale abbia dato il via libera all’operazione. Al contrario, le due volte in cui ne abbiamo parlato sono emersi dubbi», fa sapere il vicepresidente e assessore alla scuola italiana Christian Tommasini, «Sto cercando di ricostruire la vicenda, visto che nessuno mi ha coinvolto. Può essere che la delibera torni in giunta provinciale, ora che c’è stato un passaggio in giunta comunale. Se sarà così, allora dirò la mia. E mi risulta che anche in giunta comunale assessori come Gallo, Trincanato e Pasquali abbiamo chiesto di approfondire il tema». Luigi Gallo conferma: «Per quanto mi riguarda il procedimento è solo aperto, non terminato con un approvazione». Roberto Bizzo, assessore alle Finanze, conferma di avere seguito la pratica, insieme all’assessore Sabina Kasslatter Mur, titolare delle competenze sulle scuole parificate. Il procedimento prevede che la ristrutturazione delle Marcelline venga in buona parte finanziata attraverso il fondo di rotazione, usualmente riservato agli investimenti dei Comuni. In questo caso la Provincia si avvarrebbe della possibilità di utilizzare parte del fondo. Il Comune di Bolzano farebbe da tramite. Bizzo reagisce alle polemiche: «La richiesta arriva dalle Marcelline, ai sensi di legge. Me ne sono interessato insieme alla collega Kasslatter Mur. Non accetto questa polemica. Gli interventi sulla cultura e la scuola sono considerati fondamentali dalla Provincia e la scuola cattolica è un pilastro della nostra storia. Le Marcelline hanno sfornato migliaia di studenti, godendo al confronto di pochi contributi». Come risponderà alla critiche nel Pd (se ne parlerà martedì)? Bizzo: «Metto il medesimo impegno nel salvataggio della Memc e nel restauro necessario delle Marcelline. Certe critiche arrivano da chi non si è accorto che il comunismo è sepolto». Tommasini mette le mani avanti: «Il tema non è ideologico, ma di metodo e opportunità». I lavori vengono caldeggiati da diversi anni. Nel novembre del 2010 la giunta provinciale giudicò non praticabile un finanziamento. Se ne riparlò nove mesi più tardi e quella volta emerse una disponibilità a intervenire solo sulle superiori (costo 2 milioni). Tommasini riferisce: «Da allora non c’è stata altra decisione di giunta. Mi ha sorpreso leggere che la giunta comunale abbia avviato un procedimento sul fondo di rotazione ipotizzando un finanziamento provinciale addirittura di 14 milioni. Ammesso che siano disponibili, sarebbe un messaggio inopportuno impegnarli su una unica scuola. L’ho detto anche al sindaco Spagnolli. Come assessore alla scuola italiana voglio essere coinvolto, se non altro per ricordare che ci sono alcune scuole sul territorio in condizioni analoghe, come a Vipiteno e Merano». Spagnolli ha ribadito che non intende farsi dettare la linea dal Pd: «Non mi metto di traverso, se la Provincia stanzia 14 milioni per una scuola di Bolzano». Il caso prosegue. La capogruppo del Pd Franca Berti avvisa: «Se la delibera arriva in consiglio comunale non so quanti di noi la voteranno». Precisa l’assessore Chiara Pasquali: «Aspettiamo dalla Provincia un chiarimento se il finanziamento penalizzerà o meno altri investimenti su Bolzano».

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