l’emergenza

«Il ceto medio è in ginocchio, servono affitti agevolati»

Maurizio Surian (Centro Casa): «Acquistare un alloggio è ormai impossibile. Resta l’affitto controllato ma zero aree. La cooperazione deve puntare sulla proprietà indivisa»


Valeria Frangipane


BOLZANO. Costo della casa, della vita e patentino. L’Alto Adige non è più attrattivo.

«Ogni giorno vengono da noi giovani tra i 20 ed i 35 anni e la domanda è sempre la stessa. “Da alcuni mesi lavoro qui ma non trovo un alloggio che costi poco, cosa posso fare?”. E noi allarghiamo le braccia. Il consiglio è sempre solo quello di rivolgersi alle agenzie immobiliari, ma i prezzi sono alle stelle, se ne va lo stipendio».

Con il risultato che in tanti lasciano Bolzano, che soffre di una gravissima carenza di personale. Questione che si allarga a tutta la provincia con gli imprenditori che stimano nel 2030 di essere sotto di 30 mila dipendenti.

Maurizio Surian - presidente del Centro Casa - dice che la città ha bisogno urgentissimo di affitti agevolati. «Le aree per l’Ipes devono saltare fuori». E poi la cooperazione deve cambiare in parte pelle. «È ora di puntare sulle coop a proprietà indivisa, che assegnano alloggi ai soci attraverso un contratto di godimento, senza trasferire la proprietà, che rimane in capo alla coop stessa in “godimento permanente”. Il valore della proprietà indivisa - continua Surian - sta nella possibilità per le fasce di popolazione più sensibili o emergenti, di accedere finalmente - perché esiste una certa rotazione - ad una casa dall’affitto sostenibile. Un modello che funziona, usato in Austria, Germania e nell’Europa del Nord».

Insomma serve una svolta. «Sì e siamo in ritardo. Acquistare un appartamento in città è ormai questione per ricchi. La classe media non ce la fa più. L’ha detto anche Alberto Boscarolli, presidente dell’Associazione della proprietà edilizia. Ce la fa chi ha un altro appartamento da vendere. Gli altri stanno al palo, anche perché le banche non concedono più mutui perché temono di non rientrare. «E ultimamente c’è chi mi parlato di mutui a 40 anni per abbattere i tassi. E poi non è possibile che a Trento le case costino in media 2.400 euro al metro e da noi il doppio e più. In questo scenario non resta che l’affitto», così Surian, «Ma anche in questo caso i prezzi sono alle stelle, perché chi ha pagato tanto una casa vuole rientrare. In sintesi siamo al gatto che si morde la coda. Da due anni sono alla presidenza del Centro Casa e devo dire con rammarico che non c’è volontà di trovare una soluzione e di metter mano seriamente al tema».

Secondo Surian l’unica via percorribile è quella della locazione agevolata. «Il Comune deve trovare terreni da dare all’Ipes, ceto medio e per le fasce deboli e non può continuare a spiegare che non ce ne sono o che si libererà l’Areale chissà quando o costruirà alle caserme Huber perché l’emergenza è adesso, Se ne esce solo in questa maniera». In questi giorni gli imprenditori Heinz Peter Hager, Paolo Tosolini e Robert Pichler hanno presentato la proposta di quartiere «Ponte Roma», che prevede la costruzione di circa 1000 alloggi per famiglie e 500 per studenti tra via Roma, via Grandi e via Lancia, su un’area classificata come produttiva. L’idea piace al sindaco Renzo Caramaschi ed all’assessore Luis Walcher che così salva le aree verdi. In sintesi si tratta di ampliare Oltrisarco.

«Non credo che questa sia la soluzione - chiude Surian - tra i fumi delle Acciaierie, l’A22 e il traffico di via Galilei».













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