Il Comune ai proprietari: «Dovete pulire il Virgolo»

Il commissario: «La delibera sugli insediamenti abusivi parla in modo chiaro» La società BBG ha chiesto aiuto alla Seab per rimuovere i rifiuti abbandonati


di Alan Conti


BOLZANO. «Il Virgolo sarebbe da bonificare ogni settimana, è un fenomeno continuo che fatichiamo a tenere sotto controllo». Vittorio Repetto, uno dei soci della Bbg Srl proprietaria di una buona fetta del colle cittadino, allarga le braccia di fronte all'ennesima constatazione del degrado che sta annientando un gioiello bolzanino. Al di là della difficoltà, però, spetta ai privati occuparsi di pulizia e sicurezza. Non si può lasciare spazio - sottolineano in Comune - a vere e proprie discariche sui propri terreni e la nuova delibera sugli insediamenti abusivi è drastica anche in caso di accampamenti. «Quel documento parla chiaro - sottolinea il commissario straordinario Michele Penta - e se qualcuno permette alla gente di insediarsi in strutture abbandonate, deve anche essere sicuro di garantirne gli standard di igiene e sicurezza». Nella zona sportiva del Virgolo non esistono nè l’una nè l’altra. «Allora diventa prioritario per i privati intervenire», dice Pente. C’è poi il discorso dei rifiuti abbandonati. Una discarica abusiva a cielo aperto. «In questo caso sarà bene consultare Seab per trovare una soluzione al più presto» A onor del vero, la situazione è talmente complessa che la stessa Bbg nei giorni scorsi ha alzato il telefono per chiamare proprio Seab. «Ci hanno chiesto aiuto per risanare l'area prima di Pasqua – conferma il direttore dei servizi ambientali Francesco Gallina – e nei prossimi giorni effettueremo un sopralluogo tutti insieme per capire come e dove intervenire al meglio». L’intervento potrebbe essere tutto affidato alla municipalizzata che ha i mezzi adeguati, poi da un punto di vista finanziario ognuno pagherà ciò che gli speta. «Naturalmente Seab si occuperà degli spazi comuni di competenza del Comune - conferma Gallina - e i proprietari di quelli privati».

Si cerca, insomma, la strada per un intervento che sia finalmente risolutivo. «Le abbiamo provate tutte per venirne a capo - torna a difendersi Repetto -: ogni settimana sostituiamo i lucchetti d'entrata perché li tagliano e i buchi nella rete non si contano. Gli elettrodomestici vengono buttati così: qualcuno si prende la briga di portarli al Virgolo, taglia la rete, scarica la lavatrice o il frigorifero e poi si allontana».

Le recinzioni, per la verità,non corrono lungo tutto il parimetro dell’area, ma solo in corrispondenza della strada. Lungo il lato corto del campo da tennis, per intenderci, non esiste alcun ostacolo.

«Entrerebbero comunque e in continuazione. C'è di tutto: dai ragazzini a chi ha scelto quella zona come bivacco di fortuna», dice Repetto. L'edificio che ospitava il ristorante è facilmente accessibile a chiunque. Pur di entrare, infatti, qualcuno è anche riuscito a spaccare il vetrocemento e l’accesso ora è libero. «Era murato, poi chiuso anche quello con una recinzione. Nulla da fare: tutto divelto nel giro di pochissimi giorni. Sono anche riusciti a rubare tutti i fili di rame presenti nella struttura, probabilmente per venderli. Non so come abbiano fatto a portare a termine un lavoro così certosino in un edificio abbandonato». La zona del Virgolo, insomma, sembra tra le mete preferite per gli accampamenti abusivi nonostante la distanza, a piedi, dalla città. «Non si mettono solo all'interno dell'ex Bellavista o del ristorante. Spesso si infilano anche nelle piccole strutture vicine. Persino al santuario». Un materasso e alcuni resti di cibo, per dire, si trovavano dentro un piccolo rimessaggio. La piccola opera di bonifica e restauro delle stazioni della Via Crucis, però, ha aiutato a riportare un po' di ordine e pulizia. Segno che gli interventi di riqualificazione portano risultati. «Allo stato attuale – chiude Repetto – non è possibile fare nulla in quell'area. Ci sono dei vincoli che permettono solo la costruzione di eventuali nuovi impianti sportivi». Resta da capire perché nel 2008 sia stato sfrattato il Circolo Tennis, che almeno teneva l’area pulita e sorvegliata.

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