Il Comune chiude l’asilo Girasole
Sezioni traslocate a Casanova e in via Aosta. Genitori indignati. Chiuderanno pure altre due materne
BOLZANO. «Cari genitori, ce l’ha imposto il Comune: quest’anno non si terrà la giornata delle porte aperte; niente preiscrizioni o reiscrizioni. Ad autunno si chiude». Questo il contenuto dell’algido foglio di carta appiccicato sulla porta di ingresso della scuola materna in lingua tedesca Sonnenblume o Girasole che dir si voglia, in fondo a via Novacella. Frequentatissima anche da bimbi di lingua italiana. Nessuna comunicazione ufficiale ricevuta a casa, nessun genere di rassicurazione su ciò che accadrà l’anno prossimo ai bimbi attualmente iscritti alla materna e che dovrebbero ancora frequentare uno oppure due anni. In più, sul cartello c’è pure lo scivolone finale: “In autunno si chiude”. Senza specificare che sarà l’autunno prossimo e non quello del 2017, ossia ora. È il fulmine a ciel sereno scagliato nella mattinata di ieri sui genitori di quaranta bambini del circondario. Genitori inferociti, e non si tratta affatto di una iperbole giornalistica. Inferociti per il merito e per il metodo. Dalla scuola ci si limita a confermare con un laconico: “Se ne parlava da tempo, lunedì è giunta la comunicazione da parte degli uffici municipali”. Non si aggiunge altro, passando la palla al Comune. In Comune confermano, e rincarano la dose. A chiudere non sarà soltanto il Girasole, con le sue due sezioni - per usare il termine burocratico - sottoutilizzate (solo 40 posti coperti sui 50 a disposizione), ma anche altri due asili. L’assessorato ancora non fornisce i nomi delle due strutture per non infuocare inutilmente le polemiche. Spiega soltanto che si tratterà di due materne monosezione. Troppo piccole e poco economiche da gestire, perché necessitano comunque di personale di base, mensa, ecc. Meglio accorpare, razionalizzare, sfruttare le sinergie. Queste scuole dell’infanzia, spiega l’assessore comunale preposto, Monica Franch, «sono attenzionate da tempo». Una sezione del Girasole andrà all’Airone di via Aosta, l’altra al nuovo asilo di Casanova, dove attualmente sono occupate solo tre delle quattro sezioni laggiù predisposte. «La maggior parte di bimbi del Girasole proviene da Don Bosco, ci saranno disagi minimi», si rassicura. E poi, la materna di via Novacella era stata creata quasi vent’anni fa come provvisoria, all’interno delle scuole medie Foscolo. In una struttura non idonea: scalinata non a norma per entrare, mensa con pasti portati da fuori, spazi non pensati per i bimbi piccoli. I locali ora torneranno alla media Foscolo. Ed è proprio questo uno dei motivi di doglianza esternati fra i primi dai genitori allontanati da via Novacella. «Le Foscolo vogliono quell’ala e il Comune si è deciso ad accogliere la richiesta».
Ma la fase di indeterminatezza non finisce qui. Lo spiega la stessa Franch: «Finora le iscrizioni alle scuole dell’infanzia avvenivano per stradario. Sei di quella via, vai in quell’asilo. Ora, la Provincia sta ridisegnando i criteri di iscrizione senza minimamente coinvolgerci. Non sappiamo nulla di cosa accadrà. E il tempo stringe: dopo Natale dovremmo raccogliere le iscrizioni per il prossimo anno». Tradotto, c’è chi è rimasto senza il suo asilo. E chi non sa dove andrà l’anno prossimo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA