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Il Comune: «Eliminiamo 700 piccioni» Rabbia animalista, scatta il dietrofront

Renzo Caramaschi: «Il veterinario provinciale sta cercando altre soluzioni»


Valeria Frangipane


BOLZANO. Il Comune aveva già emesso l'ordinanza e stabilito di abbattere, in aprile, settecento piccioni. Ma dopo la protesta degli animalisti ha fatto dietrofront e l'ha sospesa. Così Renzo Caramaschi: «Il veterinario provinciale sta cercando altre soluzioni». Il sindaco, in attesa del parere, fa sapere che il sistema di "limitazione" dei colombi urbani è in vigore da quarant'anni e che i volatili, giudicati in eccesso, sono sempre stati eliminati con una soluzione di etere. «Ma adesso vedremo il da farsi».

Dopo l'annuncio dell'abbattimento si è subito mossa l'Associazione amici degli animali che, in pochi giorni, ha raccolto quasi ottocento firme: «Non c'è alcun bisogno di ammazzare settecento piccioni... si possono sterilizzare utilizzando mangimi specifici».

Sulla questione interviene anche l'assessora all'Ambiente Chiara Rabini: «C'è stata una riflessione generale. Il gruppo di esperti ha fissato per il 2025 un censimento della popolazione di volatili e per questo è stato deciso al momento di soprassedere - considerato che la situazione attualmente è sotto controllo - per studiare un sistema di gestione futuro. In attesa dei nuovi dati e per preparare al meglio gli interventi, organizzeremo un tavolo di lavoro allargato alle associazioni animaliste interessate. Abbiamo deciso che valuteremo le misure di contenimento d'accordo con il Centro Crab, diretto da Vincenzo Mulè, il Museo di scienze naturali dell'Alto Adige, il professor Natale Emilio Baldaccini (consulente del Comune ed esperto in interventi di gestione di questo tipo) e ancora insieme ai veterinari provinciali. Fondamentale la condivisione delle misure».

L'ordinanza al momento resta dunque sospesa. «Il Comune di Bolzano - vi si legge - ha in atto dal 1987 un programma di gestione e contenimento del numero dei colombi, realizzato in collaborazione con l'Università di Pisa. E al 23 febbraio scorso i tecnici hanno stabilito che i volatili da catturare e sopprimere per mantenere la popolazione ai livelli attuali frenandone l'ulteriore proliferare è di circa settecento unità».

Cinquecento esemplari dovevano essere catturati nelle piazzole distribuite in città e altri duecento allo stabilimento Valbruna. «Il progetto di quest'ultimo prelievo presentato dalla ditta Entoservice Sas, validato dal Servizio veterinario, è importante per garantire la sicurezza all'interno delle Acciaierie, vista la continua intrusione di volatili». La cattura dei colombi era prevista entro fine aprile 2024. «Ed in ogni caso prima della completa ripresa del periodo riproduttivo, che manifesta un picco dalla seconda metà di aprile in avanti».

L'Ufficio Tutela dell'ambiente e del territorio avrebbe dovuto provvedere alla cattura dei colombi con l'ausilio del personale dell'Ufficio Caccia e pesca della Provincia "con metodologie non cruente per gli animali". Il Servizio veterinario interaziendale dell'Asl avrebbe dovuto occuparsi del trasporto dal luogo di cattura dei colombi ed alla loro soppressione "adottando sistemi di eutanasia compatibili con le norme vigenti". Eutanasia bocciata dagli animalisti. «C'è anche una clinica veterinaria di Bolzano che si è offerta di sterilizzare i piccioni. Quindi uccidere gli animali non è affatto necessario». L'ordinanza resta sospesa.













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