Il Comune fa cassa e vende sette alloggi

Sei sono in via Brennero e sono dotati anche di garage, uno in via Claudia Augusta. Diritto di prelazione per gli inquilini


di Antonella Mattioli


BOLZANO. L’operazione, nel corso degli anni, è stata più volte annunciata ma non è mai partita, questa dovrebbe essere la volta buona: oggi l’assessore al patrimonio Sandro Repetto porterà in giunta la delibera con il bando di vendita dei primi sette alloggi e sei garage. Il programma prevede di alienarne complessivamente 50 su un patrimonio di 700.

Sei alloggi e relativi garage si trovano al civico 6/A di via Brennero; un settimo alloggio è invece in via Claudia Augusta 26.

Gli inquilini hanno il diritto di prelazione, ma nel caso in cui qualcuno non fosse interessato a far valere il diritto, gli alloggi verranno venduti al miglior offerente. E gli inquilini trasferiti in altri alloggi di proprietà comunale con i costi del trasloco a carico dell’amministrazione.

«La scelta fatta già anni fa - spiega Repetto - è quella di vendere gli appartamenti che si trovano all’interno di edifici in cui non abbiamo la maggioranza. Dalla vendita di questa prima parte si stima di ricavare 2 milioni e 183 mila euro».

E i soldi come verranno reinvestiti: nell’acquisto di nuovi appartamenti?

«No. L’incasso verrà utilizzato per le ristrutturazioni, ai fini soprattutto del risparmio energetico, del patrimonio più vetusto».

Il ricavato in particolare servirà per finanziare, almeno in parte il Piano Sinfonia, che punta alla riqualificazione energetica degli alloggi comunali di via Parma, via Passeggiata dei castagni e Aslago: grazie alla ristrutturazione, diventerebbero Casaclima A.

Anche questo è un progetto più volte presentato alla stampa e agli inquilini. Solo che la nuova giunta ha fatto i conti ed ha scoperto che i costi sono molto elevati.

Per questo, due settimane fa, gli assessori hanno accolto la proposta del sindaco di sospendere l'approvazione della delibera per una serie di approfondimenti.

«Il progetto - spiega Renzo Caramaschi - costa 18 milioni, di cui 10 dovrebbero essere coperti dallo Stato, ma il portale per presentare le domande non è mai stato aperto. Per questo sto cercando di capire meglio se e in che misura i soldi arriveranno. È vero che possiamo contare sulla vendita di una parte degli alloggi comunali, ma i tempi sono lunghi, mentre noi dobbiamo ragionare su quelle che sono le coperture certe. Per questo, in linea di massima, è mia intenzione cercare di ridurre i costi del Piano Sinfonia, tagliando una serie di aggiunte e orpelli che non sono necessari ma costosi. Non possiamo permettercelo».













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