Il Comune pensa al taglio dell’addizionale Irpef

Il sindaco Bianchi: «La situazione economica dell’ente pubblico è buona Potremmo cancellare il tributo o alzare il limite dei redditi che ne sono esenti»


di Bruno Canali


LAIVES. Qualche Comune l’ha eliminata, qualche altro, come Laives, l’addizionale Irpef ancora la applica, ma prevede l’esenzione per i redditi fino a 15mila euro l’anno. In una riunione recente dell’Svp cittadina, è però emersa la richiesta di togliere questa imposta anche a Laives, una richiesta ufficializzata dall’Obmann Hans Joachim Dalsass e che perciò andrà discussa dalla maggioranza perché - ha detto Dalsass - la situazione economica del Comune di Laives è positiva e, dunque, ci sarebbero le condizioni per rivedere anche l’addizionale Irpef.

"Effettivamente - dichiara a sua volta il sindaco Christian Bianchi - la differenza fra entrate e spese correnti permetterebbe una riduzione delle imposte. Due sono le opzioni a disposizione: eliminare l’addizionale Irpef, dalla quale il Comune di Laives in media ricava una somma attorno ai 5-600mila euro, o mantenerla, ma prevedendo un innalzamento del reddito minimo da esentare dal pagamento. Abbiamo una situazione economica positiva per quanto riguarda la parte corrente, frutto anche di una gestione attenta delle risorse negli ultimi anni, cosa che ci consente un certo spazio di manovra. Ne abbiamo parlato in giunta e abbiamo chiesto al nostro ufficio finanze di preparare una simulazione dello scenario economico per le casse comunali che verrebbe a crearsi con l’eliminazione completa dell’addizionale Irpef o con un innalzamento della quota di reddito esente. Dalla simulazione intendiamo capire meglio cosa sia più opportuno fare. È proprio sulla parte corrente del bilancio comunale che possiamo intervenire, perché invece per quanto riguarda le tariffe relative ai vari servizi, come acqua e rifiuti, le nome di legge ci impongono una copertura minima da rispettare".

Altra questione, la mancata approvazione del conto consuntivo che pone Laives fra gli ultimi Comuni attesi alla procedura. "La Provincia ce lo ha segnalato - dice Bianchi - Il 20 maggio è stato approvato in giunta, quindi ci sono i tempi tecnici per revisori e partiti di opposizione. Il 20 giugno lo porteremo in consiglio”.

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