Il Comune “taglia” l’acqua per irrigare orti e giardini

Per prevenire emergenze idriche dalle 6 alle 22 gli impianti devono restare chiusi Rubinetti aperti solo per necessità igienico-sanitarie e domestiche dei residenti


di Bruno Canali


LAIVES. Il sindaco di Laives Christian Bianchi ieri ha firmato un’ordinanza con cui viene limitato l’uso di acqua potabile per irrigazione di giardini e orti dalle 6 alle 22. Laives non manifesta grossi problemi per quanto riguarda l’approvvigionamento di acqua potabile, però durante questo periodo particolarmente caldo e secco il cantiere comunale (che effettua un monitoraggio costante di tutta la rete idrica, compresi sorgenti, pozzi e serbatoi grazie a un sistema elettronico) ha registrato un notevole aumento dei consumi di acqua potabile nel territorio, proprio a causa dell’eccezionale periodo di calura. Da questi rilevamenti risulta anche che alcuni immobili, soprattutto quelli siti nella parte alta del territorio comunale, presentano una pressione dell’acqua potabile drasticamente ridotta in alcune fasce orarie, con possibili conseguenze dannose sulle conduttore. Considerato che le sorgenti e le scorte dell’acquedotto comunale si stanno lentamente riducendo, con il rischio di non riuscire a garantire la portata necessaria, e considerato che occorre limitare l’erogazione dell’acqua proveniente dall’acquedotto comunale alle strette necessità igienico-sanitarie e domestiche dei residenti, non è rimasto altro da fare che predisporre l’ordinanza di limitazione dell’uso di acqua potabile per scopi che non siano strettamente quelli domestici.

Rimane comunque la possibilità di irrigare orti e giardini durante le ore notturne, dalle 22 alle 6 del mattino, una fascia che è anche la più idonea per questa operazione. Di giorno, infatti, il terreno si surriscalda e irrigare diventa inutile perché l’acqua evapora ancora prima di riuscire a penetrare nel sottosuolo. Finora invece si registrava un consumo abnorme proprio al mattino, a mezzogiorno e alla sera, un consumo che non si giustifica con il solo utilizzo domestico. Inevitabile quindi l’ordinanza del sindaco (e se si irriga potrebbero arrivare anche sanzioni), un’ordinanza che intanto ha una funzione preventiva: proprio quella di non ritrovarsi tra non molto con i serbatoi vuoti e un’emergenza acqua da affrontare. Ricordiamo infine che anni or sono, in situazioni analoghe, Laives cedette acqua potabile al Comune di Bronzolo, in crisi per la siccità.

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