Il crac dell’impresa Zh verso i 90 milioni

Ieri nuova udienza in tribunale con altre 148 domande di rimborso. Tra i creditori anche le banche, che rischiano grosso


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Lo stato passivo del fallimento «Zh» cresce. Nel corso dell’udienza di ieri mattina davanti al tribunale fallimentare (presidente Francesca Bortolotti) sono state depositate altre 148 domande di presunti creditori che chiedono di essere inseriti nell’elenco di chi si attende di ottenere in tutto o in parte quanto gli spetterebbe. Come detto, lo stato passivo cresce. Con le istanze depositate ieri si è arrivati complessivamente a oltre 46 milioni di euro di debiti accertati.

Secondo giudice e curatore fallimentare si sarebbe arrivati a circa la metà. Come dire che il «crac» della più grossa impresa edile dell’Alto Adige sembra destinato a lasciare un «buco finanziario» tra gli 80 ed i 90 milioni di euro

. Il lavoro per arrivare ad una completa definizione dello stato passivo è ancora lungo. La prossima udienza è fissata per il 22 ottobre ma non sarà l’ultima.

Al vaglio del fallimento c’è anche la posizione delle banche che, per il momento, risultano esposte per circa 20 milioni di euro. Anche in questo caso, però, il conto è parziale perchè vi sarebbero altri 15 milioni da valutare per l’eventuale ammissione allo stato passivo.

La fetta più consistente di creditori è composta dai cosiddetti chirografari (cioè i creditori non assistiti da cause legittime di prelazione) che con l’udienza di ieri mattina vantano complessivanente crediti per 41 milioni e 421 mila euro. Ricordiamo che i creditori chirografari sono sottoposti al principio della «par condicio creditorum», in base al quale tutti i creditori hanno egual diritto di ottenere rivalsa sui beni del debitore concorrendo su di essi proporzionalmente ai loro crediti.

In posizione diversa, ovviamente, i cosiddetti creditori privilegiati (lavoratori, artigiani e professionisti) le cui istanze hanno sinora raggiunto i 5 milioni e 83 mila euro. Due milioni di crediti sono stati individuati anche in «pre deduzione» tra i sub appaltatori che hanno lavorato per conto dell’impresa fallita nel periodo di pre concordato. Si tratta di una trentina di sub appaltatori che avranno diritto ad ottenere il regolare pagamento dei lavori svolti per conto dell’impresa «Zh».

In attesa della prossima udienza , fissata per il 22 ottobre, il tribunale fallimentare disporrà una serie di controlli nei cantieri dell’impresa in parte ancora aperti per possibili contestazioni da parte dei committenti, in stragrande maggioranza pubblici. Dovranno essere verificati alcuni lavori portati a conclusione nell’ultimo periodo di attività dell’impresa.

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