Il forestale Terence sta tornando

Da aprile via alle nuove riprese della serie «Un passo dal cielo» a Braies


Alessio Pompanin


BRAIES. Il concetto sta in una frase rubata allo sport, detta e ridetta e non sempre vera, ma qui sì: squadra vincente non si cambia. In questo caso non si cambia la location altoatesina di una fiction. Vincente. Anzi diciamo che qui la squadra non solo no viene cambiata, ma viene fatta... giocare di più. La squadra è quella della fiction televisiva "Un passo dal cielo" e come squadra non intendiamo solo produzione e attori ma anche (soprattutto) la location degli episodi, ovvero l'Alta Pusteria, con le zone di Braies e San Candido in prima fila.

S'era già detto che visto il successo della prima serie, la produzione aveva rapidamente messo in cantiere la seconda, ora aggiungiamo il fatto che in aprile gli attori torneranno a inscenare la storia attorno al lago di Braies. Nei giorni scorsi il settore logistico della produzione televisiva ha incontrato il sindaco di Braies, Alfred Mutschlechner, e in questi giorni i delegati "sul campo" sono in Alta Pusteria per scoprire altre zone in cui far muovere la guardia forestale Pietro - Terence Hill e la sua compagnia di giro.

«Effettivamente - conferma il sindaco Mutschlechner - sappiamo che produzione e troupe torneranno qui da aprile ma non ci è stata ancora comunicata una data precisa. Intanto il personale del settore logistico della produzione è in Alta Pusteria per cercare altri sfondi in cui ambientare le nuove puntate della fiction, e da quanto so in questi giorni si stanno già girando, a Cinecittà, le parti che non richiedono una presenza quassù».

Che la fiction "Un passo dal cielo" abbia avuto successo lo dimostra anche il fatto che la seconda serie registrerà 16 episodi per una programmazione su 8 serate (ogni puntata è di due episodi), il che significa due puntate (due serate e 4 episodi), più della prima serie, che si era fermata a 12 "storie". «Come ho già avuto modo di dire - aggiunge il primo cittadino di Braies - il ritorno di "Un passo dal cielo" ci fa molto piacere: ma non parlo solo di Braies, dico che il riscontro è positivo per tutta l'Alta Pusteria».

Indirettamente, a confermare il valore di "Un passo dal cielo" come promozione per il territorio locale, era giunta anche un'autorevole firma, lo scorso anno dopo la programmazione televisiva delle prime puntate della fiction. Il critico televisivo più noto (e temuto) d'Italia, Aldo Grasso, dalle colonne del Corriere della Sera il 19 maggio 2011 aveva promosso lo sceneggiato con Terence Hill ma soprattutto l'Alta Pusteria come location.

«La recensione - scriveva Grasso - la meriterebbe la location: siamo in Alta Val Pusteria, Alto Adige, tra le montagne di San Candido e i boschi attorno al lago di Braies, nel Parco naturale delle Dolomiti di Sesto. Ovunque il regista Enrico Oldoini piazzi la macchina da presa si trova davanti un panorama da urlo; gli è sufficiente far muovere gli attori, affidarli a un'esile trama, per dare respiro a un paesaggio che parla da solo. Non per caso - ricordava il critico dimostrandosi bene informato - l'operazione è stata sponsorizzata dalla Business Location Südtirol, una società della Provincia di Bolzano, che prevede un ampio ritorno in termini turistici». Decisamente un bello spot. In linea, effettivamente, con i paesaggi che hanno decretato il successo di Terence Hill guardia forestale con il vizio dell'investigazione.

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