BOLZANO. Il sequestro del presunto gattopardo potrebbe presto finire al vaglio del tribunale della libertà. Il proprietario dell'animale sostiene infatti che non si tratta di un gattopardo pericoloso (ed in quanto tale vietato) ma di un "gatto savannah" la cui detenzione in casa sarebbe assolutamente legittima.

L'avvocato Fill di Bolzano starebbe preparando un ricorso ai giudici per ottenere il dissequestro di “Shiku”. Il professionista sarebbe in attesa di ottenere la documentazione necessaria dal venditore dell'animale in Germania. Se il ricorso dovesse essere accolto (ricordiamo però che il veterinario della Sill non ebbe dubbi nel ritenere che si trattasse di un gattopardo) l'animale verrebbe restituito al proprietario, Bernd Raich.

Ricordiamo che il savannah (che il proprietario bolzanino avrebbe acquisto in un allevamento in Germania pagando 20 mila euro) è un felino, un incrocio tra un serval africano e un gatto domestico. Se il proprietario dovesse dimostrare, documenti alla mano, di avere ragione ben difficilmente i giudici potranno negare al proprietario di tornare in possesso del proprio animale. In effetti se si trattasse effettivamente di un «gatto savannah» non potrebbe essere considerato un animale selvatico e pericoloso. Tutt’altro.

Il «gatto savannah» è indicato dagli esperti come estremamente docile, soprattutto con il proprio padrone, abituato alle coccole e alle comodità casalinghe. Insomma è un gattone da salotto con il pelo maculato, sguardo fiero e occhi magnetici, in grado di saltare da fermo due o tre metri e che ha necessità di mangiare almeno un polllo al giorno. Possibile che i veterinari della Sill lo abbiano scambiato per un gattopardo africano considerato pericoloso anche per l’uomo? Se finirà davanti ai giudici la vicenda rischia di mobilitare periti e super esperti. (ma.be.)

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