Il gran successo del commercio equo e solidale 

BOLZANO. Esportazioni raddoppiate dal 2011 a oggi, personale passato da 35 soci a una rete di 1.800 collaboratori e sei nuovi mulini costruiti in loco per la trasformazione della canna grezza in...



BOLZANO. Esportazioni raddoppiate dal 2011 a oggi, personale passato da 35 soci a una rete di 1.800 collaboratori e sei nuovi mulini costruiti in loco per la trasformazione della canna grezza in zucchero Mascobado venduto nella rete dei negozi del Commercio Equo e Solidale. Sono i risultati del legame, istituito quasi trent’anni fa, tra la Provincia e la cooperativa Panay Fair Trade Center nelle Filippine. La storia di questa esperienza di successo, insieme a quella delle cooperative Manduvirà in Paraguay – che raccoglie poco meno di 2.000 soci ed è anch’essa attiva nella produzione dello zucchero di canna grezzo Dulcita – e Corpopap - Cooperativa de Productores de Panela de El Paraiso dell’Ecuador - con oggi oltre 5.000 produttori da 45 lavoratori iniziali – è stata uno dei temi della Giornata della cooperazione, che ha riunito all’Eurac esperti del settore insieme all’assessore provinciale Richard Theiner dando vita a workshop per studenti e conferenze aperte al pubblico dal titolo "Un’altra economia - Prospettive globali e alternative locali". La nostra provincia è la patria delle prime botteghe del Commercio Equo e Solidale italiane che qui hanno aperto i battenti sin dagli anni Ottanta. Nel 2018 la Provincia ha approvato un piano da 2 milioni di euro per finanziare 53 progetti in 27 Paesi del mondo.













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