Il gruppo italiano cresce: è oltre il 27%

Martedì i risultati ufficiali saranno forniti dall’Astat. Non c’è stato il tracollo, determinante l’apporto degli immigrati


di Orfeo Donatini


BOLZANO. Per ora è solo un’indiscrezione, un’affidabile indiscrezione: il gruppo linguistico italiano all’ultimo censimento non sarebbe affatto crollato. Anzi, avrebbe recuperato diversi decimi percentuali tanto che dovrebbe essersi attestato oltre quota 27%.

Il dato, inutile sottolinearlo, ha fatto tirare un sospiro di sollievo da parte di molti, e non solo nel gruppo linguistico italiano. Dieci anni fa al censimento del 2001 gli italiani si erano attestati al 26,47%, con una perdita dell'1,18% rispetto alla conta etnica del 1991.

Dunque non solo il trend negativo evidenziatosi negli ultimi trent’anni si è fermato, ma ha virato addirittura in positivo.

E sono così solo un ricordo quei dati allarmanti che avevano fatto segnare le rilevazioni statistiche del 1981, del 1991 e del 2001. A dirlo sono le cifre: dal 1971 al 1981 il calo era stato di 14.000 unità, dal 1981 al 1991 di 7.000. Dal 1991 al 2001 era stato solo di 3.000. Segno che i cittadini del gruppo linguistico italiano, nati e cresciuti in Alto Adige, nel corso dei decenni non sono stati più attirati dall'idea di migrare verso le regioni d'origine delle famiglie.

Un elemento che da solo confermerebbe anche quanto matura ormai sia la consapevolezza della qualità dell’autonomia provinciale che, seppur con molte cose ancora da aggiornare, modernizzare e rendere più partecipate, è sentita come propria da tutti i gruppi linguistici . Compreso quello, che per consistenza assoluta ha ormai superato quella dei ladini, degli immigrati, comunitari ed extracomunitari , che ormai sono residenti stabili in Alto Adige. E sarebbe legata proprio alla loro presenza e alla loro opzione in favore del gruppo linguistico italiano la crescita di quest’ultimo nella rilevazione statistica dell’ultimo censimento.

Intanto l'amministrazione giudiziaria e la giunta provinciale in questi giorni stanno per risolvere congiuntamente il problema del rilascio dei certificati della dichiarazione di appartenenza linguistica. Chiariti i dettagli dell'intervento tecnico - relativi alla digitalizzazione di tutte le procedure - già domani la questione approderà in giunta provinciale. Attualmente, come noto, il rilascio dei certificati è stato sospeso dal presidente del Tribunale Heinrich Zanon a causa della cronica mancanza di personale.

La Provincia è disposta ad assumersi tutti i costi. L'opzione è stata sottoposta anche all'Autorità garante della privacy, che non avrebbe sollevato particolari obiezioni.

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