Il gruppo Pd ha scelto Andriollo In giunta al posto di Repetto
La rabbia di Baratta all’assemblea provinciale. Il segretario Huber: «Decisione all’unanimità» Il sindaco: «Umanamente mi dispiace per lui. Bene l’avvocato ma dovrà dedicarsi anima e corpo»
BOLZANO. Il gruppo consiliare del Pd ha scelto: sarà l’avvocato Juri Andriollo, 43 anni, il nuovo assessore a sociale, cultura e patrimonio al posto di Sandro Repetto. L’auspicio sia del segretario del partito Alessandro Huber che di Repetto, che in settimana darà le dimissioni per passare in Provincia, era di trovare un accordo, ma l’invito è caduto nel vuoto. E alla fine non si è potuto che mettere ai voti i due nomi in corsa per l’assessorato. Ovvero Andriollo e Silvano Baratta, 69 anni, ex dirigente di banca, già assessore e attuale vicepresidente del consiglio comunale.
Forse presagendo la sconfitta, Baratta non ha partecipato alla riunione del gruppo consiliare, ma ha espresso rabbia e delusione nell’assemblea provinciale, sostenendo di non essere stato invitato all’incontro del gruppo.
Essendo stato il più votato alle elezioni del 2016, riteneva che l’assessorato gli spettasse se non di diritto, quasi. Assente per impegni personali Repetto, sostenitore di Baratta. Ma comunque la sua presenza non avrebbe cambiato l’esito finale.
Alla votazione hanno quindi partecipato oltre ad Andriollo, il capogruppo Alessandro Huber, Claudio Della Ratta, Carlo Visigalli e Franca Berti che entrerà in consiglio. Contrariamente alle previsioni della vigilia, tutti hanno votato per Andriollo, attuale presidente della commissione urbanistica. «La scelta - ha commentato il segretario Huber - è stata chiara. Adesso andremo a proporla al sindaco».
Cresciuto nell’area centrista del Pd, l’avvocato bolzanino - per una parte importante del partito - costituirebbe un segnale di cambiamento per uno schieramento, uscito a pezzi dalle ultime elezioni provinciali.
Questo anche in vista della primavera del 2020 quando i bolzanini torneranno alle urne per eleggere il nuovo consiglio comunale. Andriollo, professionista descritto da tutti come preparato e con grandi ambizioni politiche, potrebbe essere il futuro candidato sindaco.
L’ultima parola spetta ora a Caramaschi che avrebbe preferito un tecnico esterno (Pietro Borgo, a lungo direttore dell’Iveco di Bolzano, il manager che avrebbe voluto al suo fianco, ndr), ma alla fine non potrà che accettare il nome indicato dal Pd.
«Mi dispiace umanamente per Baratta che temo l’abbia presa malissimo - il commento del sindaco -. Però se il Pd ha scelto Andriollo, va bene: è un avvocato, ha sicuramente la preparazione che serve. L’importante è che si dedichi anima e corpo alla causa. Il sociale è un settore delicato e complesso, perché c’è tutta la partita migranti da gestire. Capisco che abbia uno studio legale da portare avanti, se però vuole fare l’assessore dovrà trascurarlo un po’».