i prodotti

Il ketchup della signora delle erbe

I prodotti della trentina «Noris» Eleonora Cunaccia sono contesi dagli chef di tutta Europa


di Angelo Carrillo


Un po’ strega, un po’ fata. Un po’ trentina un po’ indiana. La regina delle erbe - tra le poche donne non cuoche ad avere un posto d’onore nell’alta cucina - si chiama Noris, diminutivo di Eleonora Cunaccia, e da oltre un decennio cerca, scava, raccoglie erbe ed essenze dell’alta montagna. In missione ai bordi dei ghiacciai, tra impronte di orsi e camosci la carismatica speziale di Spiazzo scova le sue radici, i germogli, le rare erbe timidamente affacciate tra rocce e pozze di neve perenne. In una vita precedente il mondo gourmet l’aveva conosciuta alla locanda Mezzosoldo di Mortaso, regista di un memorabile spettacolo di arredi e sapori. Poi la strada nuova. L’irrequietudine sfogata nei viaggi sui monti delle Ande e in Tibet fino al ritorno ai monti di casa: «Mi aspettavano le Dolomiti», e gli insegnamenti della nonna. Nella nuova avventura si è aggiunto il fratello Giovanni, cuoco. A giugno Noris si sposta negli alpeggi, tra quota 1600 e 2 mila, e in malga raccoglie il "radicchio dell'orso", il primo mugo, la bardana. Nel laboratorio di Spiazzo Giovanni li elabora e ne fa piccole delizie. Il “ketchup” di rose, le composte di rabarbaro che spopolano tra gli chef e il “vegan people” e tra i cultori del “foraging”, la raccolta di alimenti in natura che diventano gli ingredienti della cosiddetta “cucina spontanea”. Il primo prodotto di successo internazionale però, è stato il Mugolio, un’essenza scura e resinosa di olio di Pino Mugo. Poi rarità come la cicerbita alpina, il radic de l’ors, il Buon Enrico, l’aglio della Reginautto, il tutto "zero aromi e zero conservanti per nutrire l'anima con l'alchimia di fioriture spontanee".

Primitivizia, spiazzo Trento Borzago, piazza 93, 3381034192. www.primitivizia.it













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