BOLZANO.

«Ci siamo trovati di fronte a un incendio davvero difficile da domare - sono le parole del funzionario dei vigili del fuoco Florian Schroffenegger (nella foto) che ha seguito e coordinato tutte le operazioni - perché l'acciaio fuso era in prossimità di un circuito ad alta tensione. Prima dello spegnimento mirato abbiamo dovuto staccare tutto l'impianto elettrico. In due ore, comunque, il nucleo delle fiamme era stato eliminato e per tutta la notte i nostri tecnici, assieme a quelli dell'agenzia provinciale per l'ambiente, hanno tenuto sotto controllo la situazione. In mattinata, invece, è stato possibile spegnere piccoli focolai che erano rimasti accesi, alcuni vicini ai trasformatori». I bolzanini si sono spaventati per la grossa nube di fumo. «È abbastanza normale quando a bruciare sono cavi, parti in plastica e acciaio fuso. Dal punto di vista dei rischi, però, si tratta di un fumo identico a quello che si sprigiona in qualsiasi altro incendio. Tuttavia ha spesso dimensioni impressionanti che creano allarme. Pensiamo al recente incendio dell'imbiss a Bolzano Sud: era solo un materasso eppure la nube era enorme».

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